Il mercato italiano del lavoro non gode di ottima salute, ma in Europa c’è – addirittura – chi sta peggio. E per trovare uno dei fanalini di coda del comparto occupazionale non occorre spostare lo sguardo troppo al di là. Basta solo superare i Pirenei e approcciare in Spagna, dove il tasso di disoccupazione è schizzato al 22,9% e il numero dei senza lavoro ha oramai toccato la straordinaria cifra di 5,3 milioni di unità, per i massimi livelli dagli ultimi 17 anni. Il tasso di disoccupazione conseguito a fine 2011 dalla Spagna riesce contemporaneamente a deludere gli analisti (che attendevano un tasso non lontano dal 22,2% – 22,4%) e, soprattutto, a portare le lancette dell’orologio indietro nel tempo fino al 1995.
spagna
Industria: in Spagna produzione al -4%
L’Istituto Nazionale di Statistica spagnolo ha affermato che la produzione industriale del Paese iberico è calata di 4 punti percentuali su base annua durante il mese di ottobre 2011. A ben analizzare i dati forniti dall’istituzione statistica della nazione, si tratta della flessione più grave degli ultimi 21 mesi, con un approfondimento preoccupante rispetto agli 1,8 punti percentuali persi nel precedente mese di settembre, e ben peggiore della contrazione attesa dagli analisti, che stimavano una diminuzione non superiore a quella riscontrata nel nono mese dell’anno.
Spagna e Francia: bene le aste dei titoli
Si sono concluse le aste dei titoli di Stato spagnoli e francesi. Un’asta particolarmente attesa, poiché vista come un esame significativo per quanto concerne i Bonos (gli equivalenti iberici dei Btp italiani), e una tappa determinante anche per valutare il consolidamento della solidità della finanza pubblica francese. Ebbene, la Spagna ha colto in pieno l’obiettivo di collocare tutti i propri titoli di Stato: oltre 3,7 miliardi di euro, con scadenza a quattro, cinque e sei anni, con un rendimento riconosciuto all’investitore che risulta essere il più elevato degli ultimi 15 anni.
Rating Spagna, altro declassamento da Moody’s
Moody’s, una delle principali agenzie di rating al mondo, ha prodotto un altro declassamento. Questa volta a finire sotto la scure societaria è stata la Spagna, che ha visto il proprio rating sulla solvibilità del debito sovrano passare da Aa2 ad A1, con retrocessione di un notch rispetto alla valutazione precedente.