La ricerca è uno dei motori fondamentali dell’economia. Eppure, non sono tanti i Paesi ad aver compreso l’importanza di impiegare grandi risorse nel comparto, e soprattutto in periodi di crisi. E, purtroppo, l’Italia è anche in questo caso tra le maglie nere continentali.
Secondo quanto afferma un report curato da Eurostat, i 28 Stati membri hanno speso quasi 275 miliardi in R&D (ricerca e sviluppo), ovvero il 2,02% del Prodotto aggregato, per un incremento abbastanza significativo da quell’1,76% che aveva contraddistinto il 2004, ma pur sempre lontano, lontanissimo, dalle altre principali economie: più del 4% in Corea del Sud, il 3,38% in Giappone, il 2,81% negli Stati Uniti.