Arriva il contributo di solidarietà

Se ne era parlato tanto nelle settimane passate ed ora è stato approvato con un decreto dal governo Monti: il contributo di solidarietà sarà del 3% e si pagherà in un’unica soluzione nel mese di giugno 2012. A rientrare in questa che, di fatto, è una nuova tassa saranno tutti coloro abbiano un reddito superiore ai 300 mila euro l’anno. Tuttavia il contributo si pagherà solo sulle somme che superano la soglia dei 300 mila euro e solo fino al 31 Dicembre 2013, restando in essere, quindi, per 3 anni.

Insomma dopo tanto discutere sulla sua utilità finalmente è arrivata una decisione chiara sull’argomento grazie al decreto firmato sabato dallo stesso Monti in qualità di Ministro dell’economia e delle finanze.

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Come funziona il nuovo redditometro

Una cosa è certa… con il nuovo redditometro il fisco avrà tantissime informazioni in più per poter controllare i redditi dei contribuenti e verificare eventuali irregolarità. Da oggi, infatti, oltre a poter verificare quanto si guadagna il fisco sarà in grado di controllare quanto si spende e quanto si risparmia verificando se la somma di queste voci risultano essere corrispondenti a quanto si è dichiarato di guadagnare.

Una piccola rivoluzione che fa del nuovo redditometro uno strumento potentissimo per verificare eventuali illecito e punire gli evasori.

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Equitalia, rateazioni oltre quota 1,3 milioni

Sono sempre di più le rateazioni richieste (e concesse) in materia di pagamento delle tasse. Stando a quanto affermato da Equitalia, infatti, al 30 luglio 2011 erano oltre un milione e trecento mila le rateazioni formalizzate, per un controvalore che attualmente si aggira intorno alla cifra di 16,9 miliardi di euro. Un dato significativo che testimonia la necessità di aziende e liberi professionisti di rateizzare le tasse per far fronte alla nuova ondata di crisi che si sta abbattendo sul nostro paese e sull’Europa in genere. Ad oggi, infatti, continua ad aumentare il numero di imprenditori in difficoltà stretti tra il forte calo delle vendite dovuto ad alla diminuzione del potere di acquisto delle famiglie italiane e alla stretta sul credito applicata dalle banche.

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Tasse: ne paghiamo più di 7 mila euro l’anno

Secondo quanto dichiarato dall’Ufficio Studi della CGIA, ogni italiano paga in media 7.359 euro di tasse, imposte e tributi. L’onere tributario medio italiano  è superiore, come vedremo tra poche righe, a quello dei principali partner europei ma, soprattutto, genera un ristretto differenziale con la spesa sociale pro capite. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire meglio cosa significano questi dati.

L’Ufficio Studi suggerisce infatti che gli italiani sarebbero gravati di oneri tributari medi per quasi 7.360 euro. Per fare un esempio, la Germania fa gravare sui suoi cittadini oneri medi per 6.919 euro, per un quantitativo inferiore che è comune a tutti i più importanti Paesi dell’Eurozona, Francia esclusa.

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