Come ogni anno, la Banca Mondiale ha rinnovato la sua classifica sui Paesi dove è più facile e conveniente “fare impresa”. Il rapporto “Doing Business”, giunto all’edizione 2012, non sembra essere particolarmente cortese nei confronti dell’Italia, classificatasi all’87mo posto, su 183 posizioni, dietro all’insospettabile Zambia, e alla vicina Albania.
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Crisi, sono “poveri” oltre 8 milioni di italiani
Secondo quanto sostiene una recente ricerca condotta dalla Caritas, i poveri italiani sarebbero pari a 8,3 milioni, per una fetta di popolazione che sfiora il 14%. Ad essere maggiormente interessate dal fenomeno sono le famiglie più numerose, o quelle che vengono composte da un solo soggetto genitoriale, spesso portatore di un reddito precario.
Geograficamente, la mappa della povertà sembra interessare in misura maggiore il Mezzogiorno rispetto al Settentrione, con un andamento dilagante tra i giovani.
Produzione industriale in crescita del 4,3%
La produzione industriale italiana è cresciuta, nel corso del mese di agosto, del 4,3% secondo quanto afferma l’indice destagionalizzato dell’Istat, e del 4,6% secondo quanto invece sostiene l’indice “grezzo” (che mira ad analizzare l’andamento tendenziale). Dati apparentemente positivi – ed in effetti, lo sono – ma che uniti ai valori del superindice Ocse danno, dell’Italia, l’ennesima fotografia a tinte deboli.
Debito pubblico, quanto cresce quello italiano
Gli ultimi dati mensili diffusi dai bollettini statistici confermano come il debito pubblico italiano stia crescendo ancora, e come pertanto le iniziative intraprese fin d’ora non abbiano prodotto gli effetti attesi. Certo, occorrerà presumibilmente attendere qualche mese per vedere se l’emorragia del debito subirà o meno un rallentamento, ma quel che è certo è che per il momento i dati a nostra disposizione sono davvero di emblematica preoccupazione.
Debito pubblico sempre più su
Il debito pubblico italiano è salito ancora durante il mese di luglio, toccando la cifra record di 1.911,807 di euro. Una cifra difficile da immaginare, ma numericamente superiore a 10 miliardi di euro rispetto al mese precedente, quando per la prima volta nella sua storia il debito pubblico del Belpaese ha sfondato la soglia – non solamente psicologica – dei 1.900 miliardi di euro. Una somma immensa che rischia di portare inesorabilmente il nostro debito su livelli che molti analisti giudicano “fuori controllo”, tanto che comincia a circolare un certo scetticismo circa la possibilità di tentare un rientro su valori più tranquilli.
Occupazione giovanile: Italia maglia nera europea
Secondo Confartigianato su 100 ragazzi italiani sotto i 35 anni, 16 non hanno un’occupazione. Una proporzione già di per sé preoccupante, che sale addirittura a 25 su 100 al Sud, e che tocca il suo picco massimo in Sicilia, dove la disoccupazione giovanile riguarda ben 28 ragazzi e ragazze su 100. Ancora peggio le condizioni degli under 24: più di 3 su 10 non hanno un lavoro. Parliamo di una stima pari al 30% e di un trend in forte crescita che non lascia presagire nulla di buono per i prossimi mesi viste anche le nuove difficoltà che stanno caratterizzando la finanza nel nostro paese.