Negli ultimi giorni si sono profilate alcune nuove riforme che il governo Monti potrebbe lanciare nella larga pentola delle iniziative strutturali richieste dall’Europa per poter ristabilire la serenità sui mercati finanziari. Iniziative che si preannunciano ben poco gradevoli (per riprendere le parole dello stesso neo-premier), ma che potrebbero rendersi impellenti già nella prossima settimana.
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Il governo in Europa per le misure sulla crescita
Ieri Berlusconi ha presentato il piano italiano per favorire lo sviluppo del nostro paese come richiesto dalla stessa Europa che nei giorni passati aveva inviato una lettera al premier chiedendo ri risolvere alcuni nodi ritenuti fondamentali. E così è stato perchè proprio ieri nel pomeriggio la bozza delle misure studiate dal governo in questi 3 giorni di trattative con gli alleati del PDl è finalmente stata resa nota.
Si parla di pensioni che a partire dal 2026 dovrebbero scattare per tutti, donne e uomini, a partire dai 67 anni di età e la possibilità per le aziende di licenziare anche solo per la crisi economica a partire da Maggio 2012.
Cos’è e come funziona la Robin Hood Tax
In occasione della manovra bis, recentemente varata dal Governo Berlusconi, la Robin Hood Tax è saltata nuovamente alla ribalta nazionale, scoraggiando parzialmente gli investitori delle compagnie energetiche (che nelle sessioni di negoziazione successive all’annuncio dell’implementazione della nuova fase di tale imposta hanno faticato parecchio per ritrovare l’equilibrio). Si tratta di un qualcosa che andrà a penalizzare il settore o porterà dei vantaggi concreti alle casse del nostro paese centrando, di fatto, l’obiettivo del governo?
Rottamazione e incentivi per gli elettrodomestici!
Se da un lato si cerca di arginare la crisi delle aziende in difficoltà attraverso un fondo pubblico di garanzia sui prestiti chiesti dalle imprese, dall’altro si stà pensando a dei provvedimenti che favoriscano la ripresa dei consumi proprio nei settori più colpiti. La rottamazione delle auto e gli incentivi sugli elettrodomestici sono due misure che il Governo sta valutando da giorni. In entrambi i casi si potrebbe contribuire a far ripartire i consumi in 2 settori strategici per la nostra economia ridando slancio al made in Italy e ai consumi interni.