Negli ultimi anni l’Italia e quasi tutti i Paesi dell’ Eurozona, stanno facendo i conti con una forte crisi economica che mette a dura prova la situazione economica delle aziende e delle famiglie con ripercussioni forti e negative sul mondo del lavoro.
disoccupazione giovanile
Disoccupazione italiana all’8,9%
Secondo quanto affermato dall’Istituto Nazionale di Statistica, il mercato del lavoro starebbe rapidamente peggiorando, con un tasso di disoccupazione cresciuto di 0,1 punti percentuali a dicembre (rispetto al mese di novembre), e di 0,8 punti percentuali su base annua, per un totale dell’8,9%. Il dato rilevato dall’Istat è grave per una lunga serie di motivi. Il primo, è che delude fortemente le attese degli analisti locali, che stimavano un calo del tasso all’8,7%, sulla scia di alcune positive evoluzioni del comparto occupazionale. Il secondo, è che si tratta altresì del dato statistico più elevato dal gennaio del 2004 ad oggi (ovvero, dall’inizio delle serie storiche dell’Istat).
Diminuisce la disoccupazione: Agosto 7,9%
Torniamo a parlare di disoccupazione perchè sono disponibili i nuovi dati definitivi del mese di Agosto. La situazione è per molti versi migliorata visto che la disoccupazione è scesa al 7,9% (prima era all’8%) con circa 83 mila disoccupati in meno rispetto allo stesso periodo del 2010. Una percentuale irrisoria ma che, se venisse confermata nei prossimi mesi, potrebbe dare vita ad un’inversione di tendenza dando la spinta per un trend rialzista che ci possa far tornare a crescere a livelli competitivi rispetto alle altre nazioni dell’eurozona.
Tuttavia analizzando bene i dati si scopre che non sono tutte rose e fiori perchè se da un lato diminuisce la disoccupazione complessiva continua ad aumentare quella dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni.
Disoccupazione giovanile ai massimi da 7 anni
Secondo quanto comunicato dall’Istat, la disoccupazione giovanile in Italia avrebbe toccato i massimi livelli dal 2004, con un livello medio dei giovani privi di un’occupazione pari al 29,6% del totale durante il primo trimestre dell’anno, e con picchi di preoccupazione in alcune regioni del Sud, dove si tocca non raramente la proporzione di un giovane disoccupato su due. Questo, di fatto, contribuisce ad appesantire la già difficile situazione delle famiglie italiane nelle quali i giovani rimangono fino a ben oltre i 30 anni, caso unico in Europa.