Nel Maxiemendamento le dismissioni agricole

In un paese sempre dove i lavori manuali stanno sparendo arriva la notizia che nel maxiemendamento varato dal governo è prevista la dismissione di circa 340 mila ettari di terreni agricoli dello stato che verranno venduti, a condizioni agevolate, in particolare ai giovani agricoltori sotto i 40 anni.

L’agenzia del Demanio, che si occuperà della vendita di circa 6 miliardi di euro di terreni, dovrà destinarne almeno il 50% ai giovani sotto i 40 così da rilanciare l’occupazione giovanile nel settore agricolo.

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Gli italiani provano a ricomprare il debito

Ha fatto scalpore l’articolo apparso sul corriere.it che segnalava l’acquisto di una pagina pubblicitaria da parte di un lettore per stimolare gli Italiani a ricomprarsi il debito. Si, avete capito bene. Il signore in questione si chiama Giuliano Melani e sostiene che se ognuno di noi acquistasse i nostri titoli di stato potremmo evitare di esporli alla speculazione.

La proposta viene spiegata in maniera piuttosto articolata nella pagina di giornale che il signor Melani ha pagato di tasca propria investendo una parte dei suoi risparmi.

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Italia sotto monitoraggio dell’FMI

Giornata tesissima quella di ieri che ha visto Piazza Affari perdere oltre il 2% e lo spread tra BTP e Bund tedeschi risalire pericolosamente su livelli altissimi (portandosi nuovamente sopra i 450 punti percentuali). Ma ieri è stata anche la giornata del commissariamento dell’Italia da parte dell’FMI, commissariamento che sembrerebbe essere stato chiesto dallo stesso governo.

Da ora in poi il nostro paese sarà osservato con estrema attenzione sia dall’Unione europea che dal Fondo Monetario Internazionale che verificheranno il rispetto degli impegni presi in materia di pensioni, lavoro e crescita economica.

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La BCE porta i tassi a 1,25% e Milano vola

La prima decisione presa dal neo governatore della BCE, il nostro Mario Draghi, fa ben sperare per il proseguio del suo mandato. A sorpresa, infatti, ha deciso di abassare i tassi all’1,25% e subito le borse europee (che erano tutte con il segno negativo) hanno virato portandosi ampiamente verso lidi più sicuri.

Non solo, dopo aver abbassato di un quarto di punto percentuale il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento l’euro ha recuperato parte di quello che aveva perso nei giorni scorsi nei confronti del dollaro.

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E’ attesa per il G20 di Cannes

Nel momento in cui i mercati finanziari del Vecchio Continente sembravano aver trovato un po’ di tranquillità dopo l’elevata volatilità delle ultime settimane, giunge inaspettata la proposta del premier greco Papandreou di indire un referendum sul secondo piano di salvataggio causando un imprevisto crollo delle Borse.

L’accordo raggiunto dai leader dell’Euro zona sembrava infatti aver finalmente rincuorato gli investitori allarmati dalla possibilità di un default della Grecia: in particolare l’approvazione da parte dei maggiori istituti bancari europei del cosidetto piano “Haircut”, che prevede il taglio del valore nominale dei bond greci del 50%, aveva assicurato una maggiore stabilità politica in previsione del G20 che avrà luogo nelle giornate del 3 e 4 novembre a Cannes.

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Calano gli ordini nelle industrie manifatturiere

L’industria manufattoriera italiana è in forte crisi come testimoniano gli ultimi dati sull’indice Pme Markit/Adaci che è ha fatto registrare ad Ottobre un calo di ben 5 punti percentuali rispetto al mese di settembre passando da 48,3 a 43,3. Un calo importante che in molti indicano come segnale più che evidente che la fase di contrazione per la nostra industria è ormai avviata.

Il cattivo stato di salute dell’industria italiana è testimoniato anche dalla contrazione della produzione che continua a scendere a ritmi incessanti tanto da far registrare ad Ottobre il dato più basso degli ultimi 3 anni.

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