Doveva essere la chiave di volta nella casa della sicurezza del debito greco, ma rischia di tradursi nell’ennesimo anello debole di una catena che sta per spezzarsi in maniera definitiva. Il governo di Atene e le grandi banche internazionali non sono ancora riuscite a trovare un’intesa sul taglio volontario del valore del debito del primo, e dei corrispettivi crediti delle seconde. Se l’intesa non verrà trovata nel corso delle prossime settimane, il destino di Atene sarà segnato in maniera univoca: a metà del mese di marzo il governo greco sarà costretto a dichiarare il default (che le agenzie di rating hanno da tempo certificato), con tutto ciò che ne conseguirà per quanto concerne la stabilità dell’eurozona, già messa a dura prova.
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Crisi euro, Lagarde mantiene l’ottimismo
Non sembra essere preoccupata di un default dell’euro Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazionale nell’epoca post Strausse-Kahn. Il numero 1 di una delle istituzioni finanziarie più importanti del mondo ha infatti affermato di non credere che nel 2012 la moneta unica europea vedrà la propria fine, mostrando evidenti aperture ottimistiche circa una permanenza di Atene all’interno dell’eurozona.
Rating Spagna, altro declassamento da Moody’s
Moody’s, una delle principali agenzie di rating al mondo, ha prodotto un altro declassamento. Questa volta a finire sotto la scure societaria è stata la Spagna, che ha visto il proprio rating sulla solvibilità del debito sovrano passare da Aa2 ad A1, con retrocessione di un notch rispetto alla valutazione precedente.