Famiglie: perdita del potere del 40%

La notizia è di ieri ed è di quelle che fanno male. Almeno fanno male alle famiglie italiane visto che secondo il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (detto anche Casper) hanno eprso circa il 39,7% del proprio potere di acquisto rispetto a 10 anni fa. Per arrivare a questo dato sono stati raffrontati i prezzi di tantissimi beni (esattamente oltre 100 prodotti) di largo consumo, dalle pizze alle penne, e quello che è emerso è un dato davvero preoccupante: gli italiani si possono permettere sempre meno!

In quest’ottica, denuncia il Casper, come è possibile pensare che l’economia del nostro paese possa riprendere a crescere? Proprio per attirare l’attenzione del governo e delle istituzioni su un problema che va a colpire nel cuore la nostra economia, oassia quella reale delle nostre famiglie, il Casper ha indetto per il 15 Settembre una protesta in piazza.

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Consumatori: Moody’s non può declassare l’Italia

Una considerazione piuttosto provocatoria è stata formulata nelle scorse giornate da alcune tra le più importanti associazioni dei consumatori in Italia, Federconsumatori e Adusbef. Le associazioni rappresentative degli interessi degli utenti dei servizi commerciali, bancari e finanziari hanno infatti affermato che Moody’s non dovrebbe essere in grado di emettere alcun giudizio sullo stato di salute dell’economia italiana. Ovviamente la lotta è impari, tanto che sembra di assistere ad un confronto tra Davide e Golia con le associazioni dei consumatori italiani da un lato ed una dei big del rating mondiale dall’altra.

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Ecco perchè crolla di piazza Affari

La Borsa italiana ha subito un pesante crollo nelle giornate di venerdì scorso e lunedì, complice la disastrosa asta di BTP che ha visto lo spread con i titoli decennali benchmark tedeschi avvicinarsi pericolosamente ai massimi livelli dal 1999. I timori di un possibile contagio della crisi di debito sovrano che ha travolto la Grecia si stanno quindi concretizzando proprio in Italia dove la recente instabilità di governo contribuisce alla preoccupazione degli investitori. In un’intervista al quotidiano Avvenire Alessandro Capuano, amministratore delegato di IG Markets (una delle principali società di CFD trading online in Italia), ha espresso le proprie considerazioni in merito al doppio crollo del listino milanese.

 

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Ecco i portali per i tuoi annunci online

Grazie a internet è possibile trovare davvero di tutto specialmente se si utilizzano i portali dedicati agli annunci locali online che permetteno a chiunque di vendere (e di comprare ovviamente) davvero di tutto nella propria città. Insomma questi portali sono dei veri e proprii giornali online di annunci economici dove è possibile trovare offerte di lavoro, prodotti hi tech, automobili, arredamento e qualsiasi altra cosa sia commercializzabile… insomma davvero di tutto!

 

Ma vediamo nel dettaglio come funzionano…

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Ripresa economica solo nel 2012

Stando agli ultimi dati le famiglie italiane nell’ultimo trimestre 2010 hanno consumato meno che nel 1999. Un dato che meglio di altri riesce a farci capire quanto lontana sia ancora la ripresa economica che circa un anno fa si attribuiva al 2011. Purtroppo, invece, le famiglie stanno attraversando un periodo diffilissimo complice anche la mancanza di lavoro che costringe i giovani a rimanere a carico dei genitori fino in tarda età. E anche le imprese non se la passano meglio visto che i consumi sono drasticamente calati.

Al contrario quest’anno sarà all’insegna del risparmio con consumi che stenteranno a ripartire. Tra le spse che le famiglie italiane continueranno a tagliare segnalo i viaggi, i ristoranti e i prodotti d’abbigliamento. Ancora in stallo anche le compravendite immobiliari e la vendita di auto nuove.

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Rapporto Banca d’Italia: le Famiglie consumano poco!

Stando all’ultimo rapporto di Banca d’Italia le famiglie italiane sono piuttosto caute nei consumi. Questo, ovviamente, avviene a seguito del biennio difficilissimo per la nostra economia che ha spinto milioni di famiglie italiane a intaccare i propri risparmi per sopperire al momento di difficoltà attraversato. Per questo non sorprende la notizia legata al calo di consumi, anche se tuttavaia, resta un contesto davvero molto delicato che rischia di far arretrare ulteriormente la possibilità di poter intravedere una ripresa solida e duratura.

Nel secondo trimestre di quest’anno, infatti, non si sono visti miglioramenti dal punto di vista dei consumi nonostante ci sia stato un piccolo aumento dei posti di lavoro.

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