Ora la concorrenza tra brand fa risparmiare

Risparmiare fino a 1.300 euro all’anno per la spesa alimentare della famiglia. Secondo una recentissima indagine compiuta da Altroconsumo su un vasto campione di oltre 900 supermercati,   sarebbe possibile conseguire il beneficio di cui sopra, su una spesa annua di 6.300 euro per famiglia, grazie alla presenza di una più accesa concorrenza tra supermercati, ipermercati e discount. Il risparmio medio è di 700 euro, ma in alcuni centri abitati si superano agevolmente i 1.000 euro, un aspetto assolutamente positivo per i consumatori italiani, specialmente in un contesto economico difficile come quello che stiamo attraversando.

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Consumi ancora giù: a Luglio -2,4%

Ancora cattive notizie dal fronte dei consumi, almeno stando agli ultimi dati pubblicati dall’Istat relativi alle vendite al dettaglio di Giugno e Luglio 2011 che testimoniano una flessione negativa. I consumi continuano a scendere rispetto al non buonissimo 2010 e spiegano il perchè di tanta amarezza da parte di commercianti e industriali.

Nonostante questo i dati dell’Istat permettono di tracciare un quadro chiaro delle preferenze degli italiani che fanno emergere un quadro singolare e a tratti inspiegabile.

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Famiglie, più risparmio e meno consumi

Secondo quanto riferiscono i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, i consumi delle famiglie italiane sarebbero diminuiti durante lo scorso anno rispetto al livello conseguito dagli stessi nuclei nel periodo di riferimento precedente. La paura e l’incertezza sul futuro rappresentano i fattori che hanno determinato in maniera evidente questo calo dei consumi degli italiani sempre più spaventati dalla mancanza assoluta di certezze nel mondo del lavoro. La crisi economica, che negli ultimi 2 anni ha messo in difficoltà le famiglie, ha contribuito ad amplificare questo clima di incertezza.

salvadanaio

Per l’Istat, infatti, nel periodo tra il mese di ottobre 2008 e il mese di settembre 2009 il reddito disponibile in termini reali si sarebbe contratto dell’1,6% rispetto a quanto riscontrato nello stesso arco temporale a cavallo tra il 2007 e il 2008. Contemporaneamente, è aumentata la propensione al risparmio delle famiglie italiane, mentre consumi e investimenti flettono ad una velocità superiore alla diminuzione del reddito disponibile.

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