In questi giorni è al vaglio del governo una proposta di confindustria per riformare il mondo delle pensioni e permettere all’Italia di adeguarsi agli altri grandi paesi europei. Si parla della possibilità, a partire dal 2012, di rendere obbligatoria l’età minima di 65 anni per il pensionamento. Un piano pesantissimo ma che sebra destinato ad essere attuato per evitare il tracollo della nostra economia. Un’economia dove la disoccupazione giovanile è a livelli mostruosi e l’età media continua ad allungarsi provocando un aggravio per le casse dell’Insp.
In questo modo si eviterebbero i pensionamenti anticipati, ossia quelli che oggi sono consentiti con 35 anni di anzianità di servizio, con un risparmio non indifferente per le casse dello stato.