Anche se in Europa la notizia non ha avuto il risalto che meritava, considerate le priorità locali in merito alla gestione della crisi economico finanziaria che sta riguardando tutti i membri dell’Eurozona (e non solo), in Giappone negli ultimi giorni è avvenuto un evento davvero storico, in grado di mutare parzialmente gli equilibri borsistici mondiali.
borse
Piazza Affari chiude in negativo a -0,47%
Dopo un lunedì e un martedì all’insegna del segno più tutte le principali piazze europee hanno chiuso la giornata di ieri in perdita. La peggiore è stata Francoforte che ha perso poco più dell’1%, mentre Piazza Affari si è fermata allo 0,47% trainata da titoli come Tod’s (che perde il 2,75%) e Tenaris (-4,42%).
Tra i titoli che hanno fatto registrare buone performance, invece, segnaliamo lottomatica (+2,54%). Tuttavia è stata una giornata molto indicativa anche per i titoli bancari.
Standard and Poor’s abbassa il rating italiano
Si era ventilata da giorni ma questa era un’ipotesi che in molti speravano potesse non realizzarsi, e invece Standard and Poor’s ha deciso di abbassare il rating sul debito del nostro paese portandolo da A+ ad A. Mentre Moody’s continua a tenerci sotto osservazione l’altra principale agenzia di rating non ci ha pensato 2 volte e ha deciso di abbassare la fiducia nei confronti dell’Italia.
Ma quali sono le motivazioni di questo pericoloso declassamento? Purtroppo sono tutte cose di cui siamo molto consapevoli…
Investire i propri risparmi nelle obbligazioni a tasso fisso
Nel mondo della finanza esistono diversi modi per investire i propri risparmi in maniera più o meno sicura: uno di questi è rappresentato dalle obbligazioni a tasso fisso.
Le Obbligazioni a tasso fisso, come è facile intuire, remunerano l’investimento ad un tasso fisso che viene stabilito prima dell’emissione stessa dell’obbligazione e, quindi, rappresenta motivo di grande interesse per molti piccoli risparmiatori.
Vediamo nel dettaglio come funziona questo strumento.
Cosa è successo in borsa la scorsa settimana?
Il prezzo del petrolio che rialza la testa e i pessimi dati del settore auto sono bastati per mandare, ancora una volta, letteralmente in fibrillazione le borse. In particolare nella seduta di chiusura di venerdì sono andati male i titoli del settore auto con BMW che ha perso circa l’8% e General Motors che dopo aver annunciato perdite (nel secondo trimestre) per quasi 16 miliardi di dollari ha perso intorno al 7,5%!