La crisi fa aumentare i prestiti per liquidità

A che punto sia la crisi e lo stato di salute dell’economia reale del nostro paese si può evincere anche dai dati diffusi nell’ultimo rapporto mensile di prestiti.it. Stando a quanto rilevato dal noto comparatore di finanziamenti aumentano dell’11,4%, su base annuale,le richieste di prestiti per liquidità mentre calano in maniera significativa i finanziamenti finalizzati, come quelli per l’acquisto di un’auto (che fanno registrare -6,5%) o quelli relativi all’acquisto di beni strumentali per le attività professionali (con un calo del 50%). Insomma quando si chiede un finanziamento lo si fa per ottenere liquidità, magari per affrontare delle spese relative alla vita di tutti i giorni, e non per acquistare prodotti o servizi come avveniva in passato. Questo, ovviamente, è un dato estremamente penalizzante per l’economia italiana in quanto sempre di meno si accede al credito per acquistare, rendendo ancora più critica la situazione delle imprese che vedono diminuire di mese in mesi gli ordinativi.

Un altro dato estremamente interessante che emerge dall’analisi condotta su oltre 30 mila richieste di prestiti è quello relativo all’importo mediamente richiesto. Si passa dai 17.550 euro di un anno fa ad un media di 11.500 di oggi. A dominare la classifica delle richieste di finanziamenti sono sempre gli uomini che rappresentano il 72% del totale con un’età media di 41 anni.

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Prestiti: le famiglie si affidano ai parenti

Come abbiamo avuto modo di sottolineare in più occasioni ottenere un prestito oggi è diventato molto più difficile e costoso di quanto non fosse 12 mesi fa. Le banche, ancora per effetto della crisi, stentano a riaprire del tutto i rubinetti e, sopratutto, ad abbassare lo spread applicato ai principali finanziamenti. Per questo, secondo una recente indagine, emerge che gli italiani si affidano sempre più spesso alla famiglia in caso di necessità. Aumentano, quindi, i prestiti tra parenti e familiari con cui si riesce a sopperire all’impossibilità di accedere al credito di milioni di italiani. Prestiti che sempre più spesso vengono chiesti non per acquistare un bene o un servizio (pensiamo all’acquisto di un’auto o alla ristrutturazione della casa) ma per affrontare le normali spese quotidiane diventate oramai insostenibili.


Questo, secondo il direttore generale di Crif, Enrico Lodi, sta innescando un circolo vizioso in cui “mentre le banche cercano di contenere le sofferenze, le famiglie rinviano le spese non indispensabili e sono frenate negli acquisti”. Questa situazione estremamente delicata dovrebbe andare avanti ancora per gran parte del 2012 e si potrà risolvere in maniera definitiva solo se l’Europa riuscirà ad allentare la tensione sul debito sovrano dei singoli stati e, di conseguenza, la pressione sulle banche che in questo caso torneranno ad erogare il credito con una certa fluidità.

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Prestiti: l’11% è per consolidamento

Questo è quanto emerge dal report di prestiti.it. Il famoso portale di comparazione delle offerte di finanziamento ha riscontrato, nel corso dello scorso anno, un forte aumento delle richieste dei prestiti di consolidamento, ossia di quei prestiti utilizzati per sostituire altri finanziamenti in corso. Secondo lo studio effettuato sulle oltre 2 milioni di richieste arrivate alle banche tramite il portale ben l’11% riguardava il consolidamento debiti. Questo aspetto, secondo il responsabile del sito Marco Giorgi, rispecchia la condizione di difficoltà delle famiglie italiane sempre più schiacciate dalla pressione delle rate dei vecchi finanziamenti, sottoscritti in momenti di maggior benessere. Spesso, infatti, con i prestiti di consolidamento si trasformano più finanziamenti accesi in tempi diversi in un unica rata molto più leggera perchè diluita su una tempistica maggiore.

Inoltre, spesso, oltre a richiedere la somma necessaria ad estinguere i vecchi finanziamenti si riesce ad ottenere anche una piccola somma aggiuntiva come liquidità da poter utilizzare per le proprie spese personali. Tuttavia di tutte le domande pervenute solo una parte di queste è stata accettata dalle banche (si parla di circa 170 mila domande accettate su oltre 220 mila pervenute).

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Crif: Prestiti ancora in calo

Scendono i consumi e, di conseguenza, anche le richieste di prestiti da parte delle famiglie. Secondo Crif, la famosa società che gestisce l’intero sistema di informazioni creditizie, nei primi 9 mesi del 2011 ci sarebbe stata una riduzione delle richieste di prestiti da parte delle famiglie pari al 3,7%. Se, poi, si va ad analizzare la somma complessiva degli importi richiesti il dato registrato è ancora più alto: -6,5%. Secondo gli analisti di Crif ciò si deve alla profonda incertezza che attanaglia le famiglie italiane che non se la sentono più di accollarsi ulteriori finanziamenti oltre a quelli già in essere per la casa. Insomma in un contesto come quello attuale, se si può, si fa a meno di richiedere un prestito che poi andrebbe a gravare sul budget mensile già fortemente provato per via della perdita di potere di acquisto registrata negli ultimi 12 mesi.

Come era semplice prevedere il calo maggiore è stato registrato dai prestiti finalizzati, ossia quei prestiti con cui si affronta una spesa ben precisa come l’acquisto di un’auto o di un elettrodomestico. In media i prestiti finalizzati hanno fatto registrare una riduzione del 4,4% (9,3% se analizziamo la somma degli importi richiesti).

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E’ boom di prestiti per trattamenti estetici

Anche se la crisi continua imperterrita a rimanere al centro dell’attenzione dall’osservatorio di prestiti.it arriva un dato davvero molto interessante. Secondo il motore di ricerca per prestiti online, ogni mese, circa 1000 persone chiedono un finanziamento per trattamenti estetici. Si tratta di un riscontro che ha davvero dell’incredibile e che testimonia come la cura della propria immagine sia, oggi, diventato un fattore irrinunciabile per tantissimi italiani, pronti a sfidare la crisi pur di apparire più belli. Ma il dato ancora più sorprendente del report elaborato da prestiti.it è che a richiedere un prestito per trattamenti estetici sia, nel 56% dei casi, un uomo.

Viene sfatato il mito della donna pronta a spendere qualsiasi cifra pur di apparire più giovane e bella e dimostra come gli uomini siano anche più narcisisti delle donne e siano pronti a chiedere un finanziamento alla propria banca pur di poter soddisfare questa necessità.

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Prestiti: sempre più difficile ottenerne uno

Quello di cui sempre più cittadini si lamentano è la stretta sul credito messa in atto dalle banche da circa 6 mesi nei confronti di imprese e famiglie. Come testimoniano anche le tantissime testimonianze dei nostri lettori, capita sempre più spesso di vedersi rifiutare, dalla propria banca, la richiesta di un finanziamento e, nei pochi casi in cui viene accettata, si nota un deciso aumento del costo della rata. Ma se le banche concedono pochi finanziamenti come è possibile accedere al credito per finanziare una spesa importante?

Come abbiamo detto più volte le banche, in questi ultimi mesi, stanno scontando il “rischio paese”. Questo vuol dire che le banche italiane hanno maggiore difficoltà ad ottenere liquidità sul mercato e per questo hanno ridotto l’erogazione dei finanziamenti e alzato gli spread.

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