Si è chiusa in maniera positiva l’ultima asta relativa al collocamento di Bot e Ctz. Il Tesoro è infatti riuscito a collocare circa 8,5 miliardi di euro di Buoni ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, che hanno dato luogo a un rendimento medio ponderato, per le tasche degli investitori, di 2,140 punti percentuali, in flessione di 0,129 punti percentuali rispetto alla scorsa asta. Un risultato molto interessante in quanto permette un sensibile risparmio allo stato italiano anche in vista delle prossime aste che caratterizzeranno gli ultimi mesi del 2011.
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Consigli e moduli per gli assegni familiari
Gli assegni familiari sono un importantissimo strumento di tutela delle famiglie a basso reddito. In questo periodo di crisi economica sempre più nuclei familiari vivono momenti difficili… per questo abbiamo voluto redarre una piccola guida su come richiedere gli assegni familiari che, speriamo, posso aiutarti a semplificare il percorso. Per prima cosa cerchiamo di capire cosa sono e come funzionano questi assegni e, sopratutto, da chi possono essere richiesti.
Contributo di solidarietà, a Nord i più colpiti
Il contributo di solidarietà introdotto all’interno della manovra bis per rimpolpare le povere casse statali, colpirà in maniera più incisiva i contribuenti del Nord, rispetto a quelli del Centro Italia e del Mezzogiorno. Questo allarme, che sembra trovare i suoi fondamenti in alcuni dati rilasciati da fonti autorevoli in questi ultimi giorni, potrebbe essere un campanello d’allarme per molti contribuenti delle regione settentrionali. Alla conclusione di cui sopra è giunta ancora una volta la Cgia di Mestre, secondo cui nelle regioni settentrionali risiederebbero più di 6 soggetti “ricchi” su 10, cioè coloro che – avendo un reddito annuo superiore ai 90 mila euro – dovranno subire la super-tassa in sede di dichiarazione dei redditi.
Moody’s torna in scena con nuovi declassamenti
L’odierna giornata di trading si apre con un nuovo declassamento da parte dell’agenzia di rating statunitense Moody’s infatti anche il Giappone ha subito la medesima sorte già toccata ad una lunga lista dei Paesi nel corso del 2011. La valutazione del colosso economico nipponico scende da AA2 ad AA3 come tutte le maggiori economie mondiali che stanno soffrendo a causa del proprio debito pubblico e della lenta crescita economica. Una situazione complessa che sta rischiando di mettere in dubbio la ripresa dell’economia che tutti gli analisti davano per certa già a partire dai primi mesi del 2011.
Quest’anno il Giappone ha affrontato nel mese di marzo l’immane doppio disastro dello tsunami e della successiva crisi nucleare di Fukushima e Moody’s ha indicato nel suo giudizio anche l’incapacità del Governo nipponico di dare risposte immediate e concrete a questa situazione di profonda crisi.
Crisi economica: l’impatto è mondiale
La crisi economica che ha colpito in maniera più ingente l’Europa e gli Stati Uniti avrà serie ripercussioni sulla crescita mondiale. A sostenerlo è Morgan Stanley, che in occasione della pubblicazione delle proprie ultime analisi ha affermato di esser stata costretta a rivedere al ribasso sia le stime per la produzione interna lorda del Pianeta nel 2011, che le previsioni per il successivo 2012. Purtroppo noi di economyonline.it lo avevamo ampiamente anticipato sostenendo che le stime degli analisti che vedevano l’economia in ripresa già dal 2011 non potevano che essere sbagliate.
Cos’è e come funziona la Robin Hood Tax
In occasione della manovra bis, recentemente varata dal Governo Berlusconi, la Robin Hood Tax è saltata nuovamente alla ribalta nazionale, scoraggiando parzialmente gli investitori delle compagnie energetiche (che nelle sessioni di negoziazione successive all’annuncio dell’implementazione della nuova fase di tale imposta hanno faticato parecchio per ritrovare l’equilibrio). Si tratta di un qualcosa che andrà a penalizzare il settore o porterà dei vantaggi concreti alle casse del nostro paese centrando, di fatto, l’obiettivo del governo?