Una considerazione piuttosto provocatoria è stata formulata nelle scorse giornate da alcune tra le più importanti associazioni dei consumatori in Italia, Federconsumatori e Adusbef. Le associazioni rappresentative degli interessi degli utenti dei servizi commerciali, bancari e finanziari hanno infatti affermato che Moody’s non dovrebbe essere in grado di emettere alcun giudizio sullo stato di salute dell’economia italiana. Ovviamente la lotta è impari, tanto che sembra di assistere ad un confronto tra Davide e Golia con le associazioni dei consumatori italiani da un lato ed una dei big del rating mondiale dall’altra.
news
Mutui subprime: governo americano chiede danni
La Federal Housing Finance Agency, l’agenzia governativa federale per il mercato finanziario immobiliare, ha chiesto 100 miliardi di dollari di danni ad alcune tra le principali banche del mondo, a titolo di risarcimento per le conseguenze negative provocate in seguito alla vicenda che, nel “lontano” 2008, aveva dato il via allo scoppio della bolla immobiliare. Proprio da quell’episodio era scoppiata la crisi di cui ancora oggi, a distanza di 3 anni, stiamo pagando le conseguenze a livello globale. Proprio per questo si tratta di un’iniziativa molto importante per dare un senso di giustizia agli avvenimenti degli ultimi anni.
Evasione fiscale, quanti soldi con la manovra bis?
Stabilito che uno dei capisaldi della manovra correttiva estiva è la lotta all’evasione, rimane da capire quanti soldi saranno ottenuti dal contrasto a questa cattiva (e diffusissima) pratica italiana, valutato che non è possibile considerare le somme derivanti da questo intendimento quali certe, nella sostanza e nella dimensione. Come premessa dobbiamo dire che la lotta all’evasione fiscale in un paese come l?italia deve essere una priorità di tutti i governi, siano essi di destra o di sinistra, ma resta il fatto che non è possibile basare una manovra finanziaria di tale importanza su dati approssimativi di cui non si conosce l’entità.
Tutte le novità della manovra economica
La manovra economica continua a far discutere di se, ora in seguito agli emendamenti del governo presentati dal Ministro dell’economia Giulio Tremonti che ha anche sottolineato che il decreto sarà al Senato martedì prossimo. Si tratta, molto probabilmente, di una delle manovre economiche più discusse e riviste di tutti i tempi per via delle forti misure che la stessa dovrebbe contenere per arginare l’attacco speculativo che si sta abbattendo sui mercati finanziari dei paesi più in difficoltà tra quelli dell’eurozona.
Si è partiti da inizio agosto in seguito al caos generato dall’attacco speculistico alle borse europee, ma da quel momento la manovra ha visto modificare diversi punti cardine con cui era nata.
Vediamo di capirci qualcosa di più…
Strada ancora in salita per gli Eurobond
Si preannuncia irta di difficoltà la strada per la predisposizione degli Eurobond, le obbligazioni dell’eurozona, che potrebbero consentire alle istituzioni continentali di poter dar seguito ad azioni più incisive sul fronte del supporto sinergico delle singole economie nazionali. Queste, almeno, sono le intenzioni dei sostenitori di questo nuovo strumento finanziario che fa tanto discutere il mondo della finanza. Gli Eurobond, infatti, sono un’argomento che divide il settore tra chi li sostiene e chi, invece, li ritiene uno struemnto assolutamente inutile se non dannoso.
Nonostante alcuni appoggi alla proposta italiana, infatti, resistono le diffidenze da parte di diversi leader europei, Germania (neanche a farlo apposta) in testa.
Occupazione giovanile: Italia maglia nera europea
Secondo Confartigianato su 100 ragazzi italiani sotto i 35 anni, 16 non hanno un’occupazione. Una proporzione già di per sé preoccupante, che sale addirittura a 25 su 100 al Sud, e che tocca il suo picco massimo in Sicilia, dove la disoccupazione giovanile riguarda ben 28 ragazzi e ragazze su 100. Ancora peggio le condizioni degli under 24: più di 3 su 10 non hanno un lavoro. Parliamo di una stima pari al 30% e di un trend in forte crescita che non lascia presagire nulla di buono per i prossimi mesi viste anche le nuove difficoltà che stanno caratterizzando la finanza nel nostro paese.