Prestiti, un gioco per educare i più giovani

Si chiama Paghero.it ed è un vero e proprio gioco di società online che permetterà ai consumatori, e soprattutto alle generazioni più giovani – cui il progetto è principalmente rivolto, di comprendere la differenza tra i diversi tipi di prestito, e poter capire altresì quali sono le diversità tra gli acquisti supportati dal credito al consumo da quelli effettuati con la carta di credito, o da altre forme tecniche di ulteriore riferimento (ad esempio, le tessere revolving, i prestiti finalizzati, e così via).

 

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Finmeccanica precipita in borsa

Dopo aver annunciato i conti relativi ai primi 9 mesi del 2011 il titolo Finmeccanica ha cominciato a sprofondare in borsa tanto da vivere una delle peggiori giornate di sempre. Attualmente il titolo perde circa il 16% (seguito da Unicredit che perde oltre il 5%) dando vita ad una delle giornate più nere che si possano immaginare.

 

D’altronde i dati parlano chiari: una perdita netta di circa 767 milioni di euro, nessun dividendo per il 2011 e una previsione al ribasso dei ricavi per il prossimo biennio. A questo vanno aggiunte le dismissioni per circa 1 miliardo di euro entro il prossimo anno per capire la gravità della situazione di quella che si potrebbe definire, a tutti gli effetti, l’unica grande multinazionale italiana.

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Crisi: nessun Paese può dirsi al sicuro

Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazionale nell’era post Strausse-Kahn, ha affermato che i legami commerciali e finanziari tra il vecchio Continente e l’Asia potrebbero influenzare la crescita economica. In altri termini, la crisi potrebbe rapidamente propagarsi verso l’Asia, in un contagio a catena che rischia di mandare l’intero Pianeta su livelli recessivi.

 

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Solo 1 persona su 4 trova lavoro in 12 mesi

Stando a quanto afferma l’ultimo report condotto dalla Banca d’Italia all’interno del documento “L’economia delle regioni italiane”, solamente il 26,7% dei disoccupati italiani trova un lavoro entro 12 mesi. Una percentuale molto bassa, che appare significativamente inferiore a quella riscontrabile prima dell’inizio dell’attuale ondata di crisi.

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Male le borse europee: Milano perde il 2%

I mercati avevano illuso quanti pensavano che la spinta data dal cambio di vertice alla guida del nostro paese potesse bastare a ridare credibilità al nostro paese e far focalizzare altrove l’attenzione dei mercati. Invece già ieri lo spread è tornato a salire fino a quota 500 e la borsa ha lasciato sul terreno un pesante -2% grazie al consistente apporto di Unicredit che ha dichiarato utili in calo del 40% ed ha finito con il perdere oltre il 6%.

Tuttavia ieri Unicredit non è stata l’unica a perdere… male, anzi malissimo anche il titolo Campari che ha perso oltre il 7% nonostante abbia presentato risultati di tutto rispetto visto che nei primi 9 mesi del 2011 ha fatto registrare un +12% di vendite. Tra i titoli che hanno chiuso la giornata di ieri con il segno meno da segnalare anche Banca Popolare di Milano che ha perso il 6% circa e Fiat Industrial che ha perso il 5%.

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Generali Assicurazioni, crollo dell’utile: – 37%

E’ un 2011 certamente non positivo quello che contaddistingue l’attuale fase evolutiva di Generali. Quello che è a tutti gli effetti uno dei big delle assicurazioni italiane, infatti, conclude il mese di settembre con un utile netto complessivo che pare in flessione di ben 37 punti percentuali rispetto a quello ottenuto nello stesso periodo dello scorso anno.

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