Cresce il fotovoltaico: + 600% dal 2010

Ottimi dati per quanto riguarda le energie rinnovabili. Stando ai dati diffusi da Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, il fotovoltaico ha fornito ad Ottobre il 4,5% dell’energia complessiva consumata in Italia. Si tratta di un risultato molto positivo perchè significa un incremento rispetto ad ottobre 2010 del 600%. Valori che permettono all’energia solare di diventare una vera e propria realtà anche nel panorama energetico del nostro paese.

Questi risultati del comparto fotovoltaico si pongono all’interno di una situazione molto complessa del settore energetico che sembra cominciare a risentire della crisi economica in corso come testimonia il lieve calo della domanda che nel mese di Ottobre si attesta su poco più dell’1%.

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Auto, immatricolazioni sempre più giù

È certamente negativo il rapporto analitico sul mese di ottobre per quanto concerne il settore auto europeo. Nel corso del decimo mese dell’anno, infatti, le immatricolazioni di nuovi veicoli sono calate di 1,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un volume che si avvicina pericolosamente alla soglia del milione di unità (1.005.976).

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Unicredit: perdita preoccupa agenzie di rating

Gli analisti di Moody’s hanno messo sotto osservazione il titolo Unicredit. Una mossa che potrebbe essere l’anteprima di una possibile operazione di downgrade del debito di una delle principali banche italiane ed europee. A non convincere l’agenzia di rating, i dubbi sulle effettive capacità del gruppo di procedere alla ristrutturazione programmata, e invertire la tendenza negativa sui risultati di conto economico.

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Inps: riscossi 3 miliardi in più

Buone notizie per le casse dell’Inps che dichiara di aver incassato, nei primi 10 mesi del 2010, ben 3 miliardi di euro in più (ossia il 3,3%) rispetto allo stesso periodo del 2010. Questo dato viene commentato in maniera molto positiva da Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, secondo cui i 3 miliardi  in più di incasso sarebbero frutto di una nuova presa di coscienza delle aziende che starebbero più attente a rientrare nei termini anche per quanto riguarda i pagamenti contributivi.

 

Questo risultato, quindi, sarebbe il frutto indiretto della lotta all’evasione fiscale a cui si è dato maggiore vigore negli ultimi mesi con l’aggravarsi della crisi economica che ha reso necessario recuperare parte delle mancate entrate.

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Rc auto: aumentano le richieste su internet

A rivelarlo è un’inchiesta del sito di comparazione facile.it che rivela come ben il 34% degli automobilisti che nell’ultimo triennio hanno cambiato assicurazione ne abbiano scelta una su internet. Un numero interessante che conferma, ancora una volta, la tendenza degli italiani a scegliere il web per risparmiare sulla propria polizza rc auto così da contenere gli aumenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Aumenti che più volte sono stati denunciati anche dalle associazioni dei consumatori senza però ottenere grandi risultati.

L’indagine svolta da facile.it, che ovviamente si avvale di un campione statistico (circa 1000 utenti) ha rivelato che il fenomeno è più forte nelle città del centro nord del nostro paese. In particolare la regione con il più alto numero di preferenze di assicurazioni online è la Lombardia con il 49%, seguita da Toscana, friuli e Veneto rispettivamente con il 40 e il 38% delle preferenze.

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Piazza Affari parte bene, scende lo spread

Ottima apertura di Piazza Affari che questa mattina va subito in positivo (attualmente il FTSE Mib è a +1,67%) in attesa della presentazione del nuovo governo presieduto dal professor Monti che dovrebbe avvenire verso la tarda mattinata di oggi. Molto meglio, rispetto alla pessima giornata di ieri, lo spread che scende sotto quota 510 punti anche se, a onor del vero, resta ancora troppo alto per essere sostenibile a lungo.

 

Tuttavia i mercati sembrano essere incoraggiati dalla nascita del nuovo governo tecnico che dovrà dare un forte segnale di cambiamento rispetto al passato per introdurre subito misure forti che ridiano il giusto peso all’economia italiana.

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