Assicurazioni: la Reale investe in Argentina

La Reale Mutua, uno dei più importanti gruppi assicurativi italiani, stà guardando all’estero e in particolare all’Argentina, per investire e ampliare il proprio business al di fuori dei confini nazionali. La Reale Mutua, forte della situazione finanziaria di molto migliore a quella di tante altre compagnia nostrane del settore, guarda avanti e decide di investire nei mercati più redditizi, ossia quelli che garantiscono per il prossimo futuro un volume di crescita più significativo.

In effetti il gruppo ha attivi per circa 8 miliardi di euro e le previsioni per il prossimo anno parlano di un utile netto che dovrebbe aggirarsi intorno ai 65 milioni di euro grazie ad un combined ratio che si pone intorno al 99,4%.

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Poste Italiane: 6000 assunzioni nel 2012

Nuove opportunità per chi è in cerca di un nuovo impiego nel nord Italia. Le Poste Italiane hanno annunciato di prepararsi ad assumere, nel 2012, circa 6000 persone da distribuire nelle varie mansioni (da portalettere a postini passando per impiegati di sportello). Si tratta di un’opportunità di lavoro straordinaria riservata ai giovani che consentirà di abbassare quella percentuale del 29% di ragazzi disoccupati che grava sull’economia delle famiglie italiane.

Per potersi candidare presso le poste italiane, infatti, occorre avere un’età variabile tra i 25 e i 35 anni, rientrando quindi in quella che è la fascia di età più colpita dalla disoccupazione.

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Vitalizi dei parlamentari: ora regole più severe

Finalmente qualcosa si muove anche per quella che è stata definita “la casta“, ossia per i parlamentari. A partire dal 1 Gennaio 2012 ci sarà il passaggio ad un sistema previdenziale contributivo che dovrebbe tagliare alcuni privilegi dei nostri deputati e senatori contribuendo al risanamento del bilancio pubblico. L’annuncio è arrivato in seguito all’incontro tra Fini, Schifani e il nuovo ministro del Welfare, Elsa Fornero che già nei giorni scorsi aveva ribadito la necessità di eliminare qualche privilegio alla casta dei politici.

 

In poche parole dal 1 Gennaio del prossimo anno per percepire il vitalizio, che sarà calcolato su base contributiva, saranno necessari il compimento di 60 anni, se si sono fatti più mandati, oppure 65 anni, se il mandato è stato uno solo.

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Aumentano le richieste di prestiti per natale

La corsa ai regali di Natale è una tradizione a cui gli italiani, nonostante il periodo di crisi, non vogliono rinunciare. E pur di sfogare la propria generosità, buona parte dei nostri connazionali è intenzionata a richiedere un finanziamento. Questo è quanto emerge dall’ultima indagine di Prestiti.it, che ha proposto un sondaggio ad oltre mille utenti ed ha ottenuto risposte piuttosto sorprendenti.

Circa il 34% del campione considerato, infatti, dichiara di voler ricorrere a un prestito per affrontare con serenità le spese legate al Natale. Più nel dettaglio, il 61% di chi ha risposto “sì” intende utilizzare il denaro erogato per fare regali ad amici e parenti, il 30% per un viaggio o una settimana bianca e il 9% per un cenone di capodanno particolarmente speciale.

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Retribuzioni stabili ad ottobre

Anche il mese di ottobre si è concluso in maniera deludente sul fronte delle retribuzioni. Stando a quanto affermato dall’Istituto Nazionale di Statistica, infatti, nel corso del decimo mese dell’anno l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie si sarebbe pressochè fermato, generando una variazione nulla rispetto al precedente mese di settembre, e un incremento di 1,7 punti percentuali rispetto a ottobre 2010. L’incremento conseguito nel corso dei primi dieci mesi dell’anno è invece stato pari a 1,8 punti percentuali.

 

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Irlanda: altri 2 anni di sacrifici

Si torna a parlare dell’Irlanda, uno dei primi paesi a essere colpiti dalla crisi economica, e da più di un anno oggetto di una politica economica molto rigida volta a rispettare gli impegni di risanamento presi in seguito ai prestiti di BCE ed FMI dello scorso anno. Stando agli ultimi dati disponibili si è stimato che il paese avrà bisogno di ancora un paio d’anni di austerità prima di potersi dire al riparo da una eventuale ricaduta che già nel 2010 portò al collasso il sistema bancario.

Tuttavia le preoccupazioni di molti analisti riguardano la capacità dell’attuale governo di continuare ad operare tagli all’economia visto che dagli ultimi sondaggi risulta che meno della metà del popolo irlandese si dice disposto a sopportare altri sacrifici per rispettare gli accordi del piano di salvataggio.

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