Si sono concluse le aste dei titoli di Stato spagnoli e francesi. Un’asta particolarmente attesa, poiché vista come un esame significativo per quanto concerne i Bonos (gli equivalenti iberici dei Btp italiani), e una tappa determinante anche per valutare il consolidamento della solidità della finanza pubblica francese. Ebbene, la Spagna ha colto in pieno l’obiettivo di collocare tutti i propri titoli di Stato: oltre 3,7 miliardi di euro, con scadenza a quattro, cinque e sei anni, con un rendimento riconosciuto all’investitore che risulta essere il più elevato degli ultimi 15 anni.
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Oro e argento: previsioni di crescita per 2012
Investire i propri risparmi in questo contesto economico è estremamente difficile specialmente per i piccoli risparmiatori, ossia per tutti quelli vogliano garantire un minimo di redditività ai propri risparmi ma …
Borse prudenti: ora il rischio è la recessione
La parola d’ordine di chi opera sui listini europei sembra essere: prudenza! Dopo la spettacolare fiammata di ieri che ha portato quasi tutte le borse mondiali a vivere una giornata estremamente positiva dopo l’immissione di liquidità delle banche centrali, oggi va in scena la prudenza. Quello che sembra essere palese è che nessuna decisione del mondo finanziario e politico, per quanto importante, potrà risolvere la crisi dall’oggi al domani. Specialmente ora che la crisi si conferma essere di sistema e anche i più ottimisti cominciano ad avere paura di un contagio globale.
A peggiorare le cose arrivano cattive notizie dalla Cina, dove per la prima volta dal 2009 la produzione industriale torna ad essere in calo, segno che la crisi dei consumi in occidente è più grave di quanto non si volesse far credere.
Facebook in Borsa: è caccia a 10 miliardi
Facebook, il social network più noto del mondo, sembra finalmente aver rotto gli indugi ed esser pronto per la quotazione in Borsa. Stando alle indiscrezioni riportate nelle ultime ore dal Wall Street Journal, l’IPO dovrebbe avvenire entro il mese di giugno 2012, per una valutazione di mercato della società pari a 100 miliardi di dollari, e con l’ottenimento di un introito di liquidità aggiuntiva pari a 10 miliardi di dollari.
Natale: previsti consumi in forte calo
Quello che ci stiamo apprestando a vivere sarà un “Natale da brivido“. Così è stato ribattezzato dalla federconsumatori, una delle più importanti associazioni dei consumatori, che ha pubblicato le previsioni di consumo per quanto riguarda le festività natalizie sostenendo che tutti i settori subiranno un brusco calo dovuto al rialzo dei prezzi e al minor consumo delle famiglie. Questa tendenza, di cui vi avevamo già ampliamente parlato suggerendo anche qualche consiglio per combattere il caro prezzi (puoi rileggere l’articolo qui: come risparmiare sui regali di natale 2011),desta non poca preoccupazione nei confronti di commercianti e aziende che vedranno calare le vendite in maniera davvero molto importante.
Analizzando i consumi relativi alle festività natalizie (dai regali di natale, al cenone, alle vacanze, ecc) la federconsumatori prevede un calo dei consumi del 7% circa. Un dato che, se venisse confermato, andrebbe ad aggiungersi al -12% dello scorso natale provocando danni enormi all’economia nazionale.
Disoccupazione: a ottobre sale all’8,5%
Il tasso di disoccupazione, nel corso del mese di ottobre, sale a 8,5 punti percentuali. A ricordarlo è l’ultima analisi compiuta dall’Istituto Nazionale di Statistica, secondo cui il tasso sarebbe in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali, e di 0,1 punti percentuali, rispetto allo stesso mese dello scorso anno.