Sono giorni piuttosto caldi per i componenti dell’esecutivo e i parlamentari. L’obiettivo è infatti quello di arrivare a delle immediate variazioni dei contenuti più delicati della manovra Monti, al fine di poter snellire il procedimento di approvazione parlamentare, soprattutto nell’ipotesi in cui non venga posta la fiducia al primo grande provvedimento del nuovo governo.
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Milano perde il 3%, spread oltre 450 punti
Ancora brutte notizie dai mercati finanziari: ieri, in una giornata negativa per tutte le principali piazze eruopee, Milano è stata la peggiore perdendo il 3,79% e tornando nuovamente sotto quota 15 mila punti. Una giornata nerissima che nemmeno l’ottima performance del Bot Day, ossia la giornata in cui era possibile acquistare Bot senza pagare le commissioni bancarie dello 0,30%, ha saputo rendere positiva. A trascinare giù Piazza Affari, ancora una volta, i titoli bancari, tra cui spiccano la Banca Popolare dell’Emilia Romagna (che ha perso l’8,69%), Monte dei Paschi di Siena ( che ha lasciato sul terreno ben l’8,13%), Fondiaria Sai ( che ha fatto registrare un disastroso -7,84%) e il Banco Popolare (-7,65%).
Ad andare male non è stata solo Piazza Affari ma anche le altre piazze europee tra cui c’è da registrare la pessima performance di Francoforte, che ha perso il 3,36%, e Parigi che ha chiuso la giornata di ieri con un -2,61%. Come se non bastasse a rendere ancora più nero questo avvio di settimana ci ha pensato lo spread che torna sopra quota 450 punti percentuali riaccendendo la tensione sui nostri titoli di stato.
Affitti: previsti aumenti fino al 324%
Brutte notizie per chi ha un appartamento ceduto in locazione e, sopratutto, per le famiglie che attualmente sono in affitto: secondo uno studio di Confedilizia le misure della manovra economica del governo Monti provocheranno aumenti di imposta fino al 324%. Questo è quanto emerge dai calcoli degli esperti dell’associazione di categoria che, tra Imu e rivalutazione delle rendite stima fino al 324% l’aumento che colpirà la tassazione di molti immobili messi in locazione. La cosa più preoccupante, per certi versi, è che i proprietari scaricheranno questi aumenti sugli affittuari gravando ancora di più la situazione di difficoltà di molte famiglie italiane già messe a dura prova dall’aumento dell’Iva (voluto dal precedente governo) e da quello del carburante e delle pensioni approvati in questi giorni per far fronte all’emergenza.
Una situazione che rischia di diventare molto pesante in vista della scadenza di contratto che potrebbe indurre molti proprietari di immobili a scaricare sugli affittuari le maggiorazioni di imposta chiedendo canoni di affitto più alti.
Sindacati: sciopero Generale confermato
La trattativa tra Monti e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil (insieme all’UGL) è miseramente fallita tanto che i sindacati hanno confermato lo sciopero generale indetto per oggi, 12 Dicembre 2011. D’altronde il presidente del consiglio è stato irremovibile sostenendo che i saldi della manovra, contestata dalle sigle sindacali, fosse intoccabile in quanto l’emergenza in corso non permetterebbe di rendere il tutto meno pesante per i cittadini. Di qui il via libera allo sciopero di 3 ore che vedrà sfociare la protesta in un presidio davanti al Parlamento che avrà luogo dalle 16 alle 19. Per lunedì prossimo, invece, è previsto lo sciopero dei lavoratori del pubblico impiego di ben 8 ore. Insomma salta il dialogo con il governo, che si è dimostrato irremovibile a modificare la manovra, e si preannuncia un periodo di scontri sociali molto forti.
D’altronde, come abbiamo avuto ampiamente modo di raccontare in questi giorni, la manovra del governo va a prendere i soldi (ancora una volta) nelle tasche dei cittadini più poveri, ossia quelli che la crisi ha colpito più duramente. Dalla deindicizzazione delle pensioni all’IMU, la nuova imposta municipalizzata unica che andrà a colpire i proprietari della prima casa in maniera non proprio paritaria.
Tasse al 45% secondo i conteggi Bankitalia
Secondo quanto afferma una ricerca condotta dalla Banca d’Italia, la pressione fiscale italiana giungerà presto al 45%. A rivelarlo lo stesso governatore Ignazio Visco che afferma come con la manovra Monti il peso delle tasse toccheranno una soglia record. “Le misure volte a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013” – ricorda Visco nella sua spiegazione – “determinano una correzione del saldo nell’ordine di 20 miliardi in ciascun anno del prossimo triennio”.
Tradotto in termini più concreti, ciò sta a significare che “tenendo conto anche degli interventi adottati in estate, la correzione nel 2013 è pari a 76 miliardi. I nuovi interventi si concentrano per circa due terzi sulle entrate, portando la pressione fiscale intorno al 45%”.
Imu? Rischio povertà 1,5 milioni di famiglie
Secondo quanto affermato dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, il pagamento dell’Imu (l’imposta municipale unica, che ingloberà la “vecchia” imposta comunale sugli immobili, e una quota Irpef) potrebbe aumentare ulteriormente il rischio di povertà per oltre 1,5 milioni di famiglie italiane già provate dall’aumento dell’Iva e da quello dei prezzi di tantissimi beni e servizi di prima necessità, come la benzina.