In arrivo la riforma del catasto

Ancora novità in ambito “casa” che, dopo l’introduzione dell’IMU (imposta municipalizzata unica) già dal 2012, prevede ora la riforma degli estimi catastali che dovrebbe renderli più attuali. Molte le novità che caratterizzeranno questa manovra ma la paura di sindacati e associazioni dei consumatori è che sia un’altra stangata che vada a pesare sui bilanci delle famiglie già provati dall’aumento dei carburanti e dalle nuove tasse introdotte dal governo.

Ma quali saranno le novità più interessanti di questo avvio di 2012 in materia di casa? Questa manovra che riformerà gli estimi catastali sarà davvero a costo zero per le famiglie o graverà sempre sui “soliti noti”?

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La Germania torna la locomotiva d’Europa

Nonostante le difficoltà incontrate dall’Eurozona, e ben più di qualche critica piovuta intorno al suo establishment, la Germania torna a confermarsi la principale locomotiva del malandato treno del vecchio Continente. I dati ufficiali provenienti da Berlino riportano infatti una crescita della fiducia dei consumatori e delle vendite al dettaglio, con elementi statistici che hanno sconfitto le principali attese da parte degli analisti di mercato.

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Zuckerberg contrario alla quotazione di Facebook

Secondo quanto affermato dal fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, il social network potrebbe sbarcare in Borsa con una quotazione che potrebbe condurre la società californiana a divenire titolare di una capitalizzazione di mercato pari a 100 miliardi di dollari. Facebook ha infatti in mente di collocare sulla piazza azionaria una quota del proprio capitale, sufficiente per poter raccogliere i 10 miliardi di dollari che le consentirebbero di sviluppare i progetti di espansione a breve e a medio termine.

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Asta BCE: piazzati 489 miliardi ma Milano va giù

L’Asta della BCE è andata benissimo, oltre le più rosee previsioni degli analisti che avevano stimato in circa 250-300 miliardi di euro i soldi che l’istituto europeo avrebbe piazzato contro i 489 miliardi con cui, invece, si è chiusa l’asta. Un’enorme iniezione di liquidità a bassissimo costo (i bond sono stati piazzati all’1%, quindi quasi gratis) ma le borse non hanno apprezzato tanto che le principali piazze europee hanno chiuso in rosso. Male anche lo spread sui titoli italiani che torna a salire oltre i 480 punti base con un rendimento del titolo a 10 anni che torna a quota 6,7%.

Milano, dal canto suo, ha perso lo 0,97% così come Francoforte, Parigi ha perso lo 0,91% e Londra lo 0,64%. Insomma una pessima giornata di borsa caratterizzata da un andamento difficile da prevedere visto che gli analisti si aspettavano performance positive dopo la chiusura dell’asta.

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IMU: strumento per calcolare la nuova ICI

In queste settimane abbiamo parlato più volte delle novità sul fronte delle imposte sugli immobili: la nuova IMU sostituirà la vecchia ICI inglobando anche una parte dell’Irpef, con un’introduzione all’interno del regime fiscale italiano che minaccia di far pagare duramente i cittadini italiani proprietari della prima e (soprattutto) della seconda casa di proprietà.La nuova imposta entrerà in vigore tra pochi giorni: il 1 gennaio 2012 è infatti la data di decorrenza dell’IMU.

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Liberalizzazioni: le proteste di Confesercenti

Ancora polemiche sul delicato discorso delle liberalizzazioni con la Confesercenti che si dice preoccupata delle misure che il governo vuole attuare in materia. Secondo l’associazione le liberalizzazioni potrebbero costare circa 4 miliardi di fatturato in meno da qui al 2015 per via della chiusura a cui saranno costrette oltre 70 mila piccole e medie imprese con un danno per l’occupazione stimabile intorno ai 190 mila licenziamenti. Secondo Confesercenti queste misure non faranno altro che agevolare la Grande Distribuzione rispetto ai piccoli commercianti che, fino ad oggi, hanno rappresentato l’anima dell’economia italiana.

Secondo il presidente Venturi le vendite dei piccoli negozi sono diminuite del 16% dal 2006 ad oggi, mentre quelle della grande distribuzione sono diminuite del 7,2%. Per questo le liberalizzazioni non farebbero altro che avvantagiare i grandi gruppi a discapito dei piccoli commercianti senza per questo migliorare l’economia del paese.

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