Svizzera, sospetti di insider trading alla Banca Centrale

Brutte notizie per la Banca Centrale Svizzera: stando a quanto emerge dalla stampa elvetica, infatti, il presidente dell’istituzione monetaria sarebbe stato accusato da un avversario politico di aver speculato sull’andamento del franco attraverso un rapporto bancario intestato alla moglie, una nota gallerista nazionale.

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Crisi lavoro, a rischio 300 mila posti di lavoro

Secondo quanto afferma il Ministero dello Sviluppo Economico, sarebbero ben 230 i tavoli aperti per cercare una risoluzione alle situazioni di crisi di alcune tra le principali medie e grandi aziende della Penisola. Una situazione difficilmente sostenibile, che rischia di condurre per strada ben 300 mila lavoratori: tante infatti sono le risorse umane coinvolte in questo ben poco invidiabile scenario.

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IMU, un terzo delle case eviteranno l’imposta

Il 1 gennaio 2012 ha segnato l’avvio di una nuova stagione per le imposte sulle proprietà immobiliari. Il nuovo anno è stato infatti accompagnato con il ritorno della vecchia e (poco) cara ICI, sotto forma di IMU, l’imposta municipale unica che – oltre ad accorpare l’imposta comunale sugli immobili, ingloba altresì una quota Irpef legata ai redditi dal mattone. Se la cattiva notizia è, pertanto, legata al ritorno del prelievo fiscale sugli immobili, la buona novella sembra essere contraddistinta dalla possibilità che una larga fetta degli italiani riesca a salvare la propria casa dalle mani del Fisco: un terzo degli italiani, secondo quanto affermato dallo stesso premier Monti, non dovranno infatti pagare alcuna imposta.

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Fisco, come funziona il cervellone Serpico

Il 2012 è appena iniziato, ma le novità in ambito fiscale non mancano di certo. La principale – e forse la più avveniristica, almeno per il sistema italiano- prende il nome di Serpico, e si cela dietro un maxi computer collocato nei sotterranei di una società di gestione romana. La responsabilità di Serpico è d’altronde piuttosto evidente e gravosa: allo strumento del Fisco toccherà il compito di scovare buona parte dei 120 miliardi di euro che gli italiani evadono ogni anno all’Erario (in media, 3 mila euro per ogni contribuente), andando a incrociare dati di diversa natura (dalle dichiarazioni dei redditi ai dati catastali) e scavalcando le richieste all’autorità giudiziaria per quanto concerne l’accesso alle operazioni bancarie.

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Saldi invernali: si teme il flop

Dopo il disastro dovuto ai bassissimi consumi relativi al natale e al capodanno molti commercianti sperano nei saldi 2012 per ridare un po di slancio alle vendite. Tuttavia le previsioni non sono certo positive visto che alcuni esperti del settore arrivano a stimare un calo delle vendite compreso tra il 15 e il 30% rispetto allo scorso anno e un calo della spesa del 21%. Secondo lo studio di Confcommercio ogni famiglia spenderà, in media, 403 euro (ossia circa 170 euro a persona) ma le vendite saranno ancora condizionate dalla crisi economica e dal recente aumento della pressione fiscale che ha diminuito il potere di acquisto dei consumatori.

Il settore che più è stato colpito è quello dell’abbigliamento, ossia proprio quello che, grazie ai saldi invernali 2012, conta di risollevarsi ridando slancio alle vendite di inizio anno. Tuttavia anche il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri, prevede che i saldi saranno un vero e proprio flop con un calo delle vendite non inferiore al 30%.

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Lavoro: il 37% delle madri lascia l’impiego

Ancora brutte notizie in ambito di donne e lavoro: secondo lo studio dell’Istat denominato “La conciliazione tra lavoro e famiglia” ben il 37% delle lavoratrici che diventano mamme lasciano il proprio impiego. Un dato molto pesante che testimonia quanto sia ancora molto difficile conciliare lavoro e famiglia in un paese come il nostro. Eppure lo stesso Monti, nel suo discorso di presentazione alle camere, aveva espressamente dichiarato che l’occupazione femminile sarebbe dovuta crescere per favorire la ripresa economica. Eppure la situazione appare quanto mai critica e figlia di una tradizione culturale che vede, ancora oggi, la donna come unico soggetto in famiglia a doversi occupare della casa e dei figli.

Stando ai dati rilasciati dall’Istat sarebbero ben 702 mila (ossia il 37,5%) le madri che hanno dichiarato di aver sospeso per almeno un mese la propria attività lavorativa dopo la nascita di un figlio. Dato che si ridimensiona in maniera esponenziale tra i padri visto che solo il 6,9% dei lavoratori uomini dichiara di aver utilizzato il congedo parentale.

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