Sony e Panasonic: Moody’s taglia il rating

Moody’s Investors Service, una delle tre principali agenzie di rating al mondo (insieme a Standard & Poor’s e Fitch), ha ridotto il rating di Sony e Panasonic di un gradino, portando il proprio outlook in terreno negativo, e prevedendo pertanto ulteriori contrazioni del merito creditizio delle due compagini giapponesi, la cui situazione economico, finanziaria e patrimoniale sta continuando a peggiorare. Delle due, la società che sembra esser maggiormente in crisi, almeno secondo le visioni di Moody’s, è Sony: l’azienda di Tokyo ha visto il proprio rating precipitare a Baa1, non lontano dal confine delle società dalle quali è bene tenersi alla larga.

Leggi tutto

Box auto: un investimento sempre valido

Mutuionline.it propone un interessante studio sui box auto che, a nostro avviso, si confermano un ottimo investimento per chi punta sul medio-lungo periodo, con in più il vantaggio di necessitare di un capitale iniziale molto ridotto rispetto a quello di una casa. Secondo il report di mutuionline, infatti, i prezzi dei box auto nei centri urbani delle principali città italiane variano dai 70 mila euro circa di Roma Trastevere ai 25 mila di Napoli Arenaccia. Si tratta di cifre molto interessanti che possono dar vita ad un ritorno economico piuttosto considerevole se consideriamo sia il reddito da affitto che la rivalutazione dell’immobile.

Lo studio del noto portale online di comparazione mutui prende in considerazione il costo di un box di 12 metri quatri (il classico box per un’auto) analizzando i prezzi di Milano, Roma, Napoli e Torino e ipotizzando di finanziare l’acquisto con un mutuo o con un prestito.

Leggi tutto

Esportazioni: deficit commerciale dimezzato

Secondo quanto rilevato dall’Istat, le esportazioni italiane del mese di novembre sarebbero cresciute di 2,3 punti percentuali su base mensile, e di 6,5 punti percentuali su base annua. Un trend talmente positivo (rispetto al controvalore delle importazioni), che è stato in grado di portare il disavanzo da quota 3,39 miliardi di euro del 2010 a 1,6 miliardi di euro dei primi undici mesi del 2011.

Sempre secondo quanto sostiene l’Istituto Nazionale di Statistica, la spinta propulsiva alle esportazioni italiane sarebbe provenuta dai mercati extra Unione Europea, che hanno garantito una domanda molto dinamica anche nei momenti di maggiore difficoltà della variabile macroeconomica.

Leggi tutto

Unicredit, gli arabi salgono al 6,5%

Unicredit, una delle principali banche italiane – attualmente alle prese con un poderoso piano di ripatrimonializzazione, parlerà sempre più spesso l’arabo. Il fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti ha infatti fatto sapere che salirà a quota 6,5 punti percentuali del capitale sociale della banca di piazza Cordusio, perseguendo una strategia di internazionalizzazione che dovrebbe rafforzare la posizione nella compagine societaria dell’azienda di credito.

Leggi tutto

Cartelle Equitalia: arriva la proposta di Adiconsum

Visto il crescente sentimento di odio nei confronti di Equitalia, come testimoniano gli attentati degli ultimi mesi, sarebbe opportuno rivedere il ruolo della società di riscossione e, sopratutto, la validità dei metodi applicati specialmente in rapporto alla particolare situazione economica che stiamo attraversando. Con l’attuale crisi sempre più italiani non riescono a far fronte alle cartelle esattoriali che si vedono recapitare da Equitalia che per mancati pagamenti di poche centinaia di euro possono diventare (gonfiate di more, interessi e sanzioni) anche qualche migliaio. Per questo ci sentiamo di appoggiare la proposta dell’Adiconsum, che per voce di Pietro Giordano ha proposto al Governo Monti un piano di rientro dai debiti per tutte le cartelle sotto i 30 mila euro.

L’associazione ha sviluppato un piano di rientro per le cartelle esattoriali di piccolo e medio taglio (sotto i 30 mila euro) così da tutelare i consumatori e da permettere allo Stato di sbloccare quelle cartelle che in gergo vengono dette “incagliate”.

Leggi tutto

Piangono i banchieri: stipendi fermi per 3 anni

Presidenti dei consigli di amministrazione, amministratori delegati, direttori generali delle banche. Soggetti che hanno in comune uno stipendio particolarmente importante e che, qualche giorno fa, hanno avuto in comune anche la ricezione di una lettera firmata dal numero 1 dell’Associazione Bancaria Italiana, Giuseppe Mussari. Sul contenuto della lettera, grazie alla ripubblicazione avvenuta da parte di alcuni media italiani, non vi sono più dubbi.

Leggi tutto

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi