Il mercato italiano del lavoro non gode di ottima salute, ma in Europa c’è – addirittura – chi sta peggio. E per trovare uno dei fanalini di coda del comparto occupazionale non occorre spostare lo sguardo troppo al di là. Basta solo superare i Pirenei e approcciare in Spagna, dove il tasso di disoccupazione è schizzato al 22,9% e il numero dei senza lavoro ha oramai toccato la straordinaria cifra di 5,3 milioni di unità, per i massimi livelli dagli ultimi 17 anni. Il tasso di disoccupazione conseguito a fine 2011 dalla Spagna riesce contemporaneamente a deludere gli analisti (che attendevano un tasso non lontano dal 22,2% – 22,4%) e, soprattutto, a portare le lancette dell’orologio indietro nel tempo fino al 1995.
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Monti: il premier piace sempre più agli inglesi
Il Financial Times, prestigioso quotidiano londinese, ha espresso grande ammirazione e fiducia per l’operato di Mario Monti. Il presidente del Consiglio italiano – sottolinea il giornale d’oltre manica – “dopo un’assenza di un paio di decenni” ha permesso all’Italia di “tornare sul palcoscenico”, evidendiando poi come il ruolo di Monti possa essere determinante non solamente per il futuro della Penisola, quanto anche, e soprattutto, per il destino dell’intero vecchio Continente.Stando ai virgolettati che riportiamo dal Financial Times, Mario Monti è “il leader politico più interessante d’Europa”. “Angela Merkel è il leader europeo che ha oggi più potere” – prosegue poi il quotidiano finanziario di Londra – “Nicolas Sarkozy ambisce a essere il più energetico. Ma Mario Monti è il più interessante”.
Ericsson pubblica risultati deludenti
Tra gli analisti e gli azionisti più delusi di questo primo mese dell’anno vi sono certamente quelli di Ericsson. Il colosso della telefonia svedese ha infatti pubblicato dati con utili netti in significativo calo, trascinati a loro volta al ribasso da un giro d’affari in flessione nel mercato statunitense, e a causa di una serie di contratti meno remunerativi siglati all’interno dei principali mercati del vecchio Continente. Sulla base di quanto sopra, la società scandinava ha dovuto riportare profitti netti in calo del 73% a quota 1,15 miliardi di corone (circa 170 milioni di dollari).
Trimestrale Apple da record
Trimestrale record per Apple quella relativa al primo esercizio fiscale: numeri da capogiro, che hanno superato le attese degli analisti americani, e hanno rilanciato l’estremo appeal commerciale e l’accortezza finanziaria della società di Cupertino, che può ora puntare al compimento di un 2012 all’insegna dei nuovi successi, azionari compresi. Stando a una nota diramata dai vertici societari, il primo trimestre dell’anno fiscale è stato chiuso con un utile netto pari a 13,06 miliardi di dollari, e con giro d’affari pari a 46,33 miliardi di dollari.
Eurispes: italiani più poveri
Quello che emrge dall’ultimo rapporto dell’Eurispes non è per niente positivo: italiani più poveri e costretti ad utilizzare i risparmi per arrivare alla fine del mese. Questo (e molto altro) è quello che traspare dai dati diffusi ieri, dati che permettono di delineare le problematiche a cui gli italiani devono far fronte ogni giorno da un anno a questa parte. Ma dal report traspare anche una sempre minor fiducia nelle istituzioni e una difficoltà crescente a far fronte ai debiti contratti negli anni passati, specialmente per quanto riguarda i mutui per la casa e i prestiti personali.
Secondo l’Eurispes oltre il 70% delle persone non riescono a risparmiare e ben il 24,9% ha delle serie difficoltà a far fronte alla propria rata di mutuo, mentre il 18,9% non riesce a pagare l’affitto. Ma il dato che lascia l’ìamaro in bocca è quello relativo alla quota di italiani che si dice sicura di riuscire a risparmiare nei prossimi 12 mesi, ossia smeno del 5%.
Siemens, brusco calo degli utili
Brutte notizie per Siemens, che in un colpo solo delude le attese dei principali analisti e – soprattutto – dei propri azionisti e investitori. La società guidata dall’amministratore delegato Peter Loescher ha infatti dovuto ammettere utili in forte calo e situazione piuttosto imprevedibile sull’evoluzione del giro d’affari della compagine societaria, che si appresta ad affrontare un 2012 all’insegna dell’incertezza.