Mentre ci prepariamo ad affrontare uno dei mesi più importanti della storia europea in cui si deciderà il futuro della moneta unica il vecchio continente deve cominciare a preoccuparsi anche di un altro problema che rischia di mettere in forse anche quel minimo di crescita su cui si punta per rilanciare l’economia: i governi locali. Parliamo delle regione, dei comuni o degli altri enti locali che, nella struttura Europea, sono quelli che si occupano di gran parte degli investimenti sul territorio. Il caso più eclatante, fino ad ora, è stato quello della Catalonia in Spagna il cui governo locale ha dichiarato di aver difficoltà per circa 20 miliardi di euro. Tuttavia sono proprio le difficoltà territoriali che rischiano di mettere a rischio la crescita dell’eurozona . Tanto per fare un esempio solo in Francia i governi locali contribuiscono al 70% per gli investimenti pubblici. Ora il problema è che anche le banche, che hanno chiuso i rubinetti per far fronte alle regole più restrittive imposte dall’Europa, concedono molti meno finanziamenti agli enti locali di quanto non facciano in passato.
In sostanza le banche concedono meno finanziamenti ai governi locali per poter soddisfare i requisiti di solvibilità che si sono fatti più stringenti da quando è esplosa la bolla dei debiti sovrani. Insomma il tutto rischia di trasformarsi in un cane che si morde la coda perchè l’Europa, in questo momento, proprio non si può permettere di rivedere nuovamente al ribasso le stime di crescita.