Mentre le aziende europee si trovano ancora nel bel mezzo della più grande crisi economica di tutti i tempi (basti pensare che solo in Italia nel 2012 hanno chiuso oltre 100 mila imprese) il Portogallo si trova di fronte ad un bivio alquanto scomodo. In sostanza il paese non ha più i soldi in cassa per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici e il governo sta valutando se pagare in titoli di stato anzichè in soldi. Si, avete capito bene. Il governo del Portogallo potrebbe pagare pensionati e dipendenti pubblici in titoli di stato anzichè in soldi. A dire il vero il problema si è presentato dopo che la Corte Costituzionale ha bocciate le misure di austerity volute dal governo in carica per ottemperare agli impegni presi con l’UE in seguito agli aiuti richiesti.
Tra le misure che la Corte Costituzionale ha giudicato “illegali” risultano esserci il taglio delle pensioni del 6,4%, i tagli salariali (sono state tagliate le quattordicesime), l’abolizione dell’indennità per le ferie dei dipendenti pubblici e dei pensionati e i tagli ai sussidi di disoccupazione.