Tutti in attesa degli incentivi per le moto

Secondo l’Ancma, l’associazione nazionale ciclo motociclo e accessori, il mercato delle 2 ruote è destinato nel 2010 a vivere un anno di profonda crsi se non saranno ripresentati gli incentivi moto del 2009. Nonostante i dati più che positivi di Gennaio, infatti, dove si registra un +25% (grazie ancora all’effetto degli incentivi dello scorso anno) il 2010 sembra non promettere nulla di buono per gli addetti al settore delle moto e degli scooter. Molti analisti, infatti, propsettano un biennio, quello 2010-2011 tra i peggiori della storia se lo stato non rinnoverà gli incentivi.

incentivi moto

Tuttavia allo stato attuale delle cose i conti pubblici non sembrano permettere alcuna manovra di questo genere e non resta che rassegnarsi sperando che le previsioni siano più pessimiste di quello che sarà la realtà.

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Toyota: richiameti oltre 200 mila veicoli

Ancora un gruppo colpo per quello che era, fino a poco tempo fa, il più grande gruppo automobilistico del mondo. Dopo i problemi finanziari che hanno creato non pochi problemi ai vertici dell’azienda giapponese a peggiorare le cose arriva l’annucnio dell’ormai famoso problema al pedale dell’accelleratore che potrebbe verificarsi in molte auto prodotte dal gruppo e che ha costretto la Toyota a richiamare milioni di vetture in tutto il mondo. Si tratta di un danno enorme per l’azienda, non tanto dal punto di vista economico, quanto da quello d’immagine visto che i modelli della Toyota erano sinonimo di affidabilità.

toyota

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Fondo solidarietà per le famiglie in difficoltà!

Il fondo di solidarietà stanziato dal Governo potrebbe vedere la luce, per offrire un sostegno maggiore alle famiglie che si trovano in seria difficoltà. D’altronde la situazione di molte famiglie italiane è davvero drammatica e il rischio di perdere anche la casa, magari dopo aver già perso il lavoro, è più che mai molto alto.  Lo schema attuale inserisce la sospensione delle rate alle famiglie che si trovano in situazioni difficili a causa della morte di un componente del nucleo familiare oppure  a causa della disoccupazione in seguito ad un  licenziamento improvviso.

fondo di solidarietà

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Sostituire senza costi il contatore del gas!

Secondo una delibera dell’Autorità per l’energia non potranno più essere aggiunti in bolletta costi per la sostituzione del contatore del gas qualora questo dovesse rompersi. Questa notizia appare come una piccola rivoluzione a tutela del consumatore tanto che abbiamo ritenuto opportuno segnalarla per far si che tutti ne possano prendere coscienza. Da oggi in poi, quindi, in caso di rottura del contatore del gas sarà la società che eroga il servizio a dover provvedere alla sua sostituzione senza addebitare spese al cliente.

gas

L’Autorità per l’energia ha indicato la società che eroga il servizio come soggetto responsabile del funzionamento del contatore che dovrà farsi carico di eventuali riparazioni e sostituzioni senza più gravare sulle spese dei cittadini.

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Cariparma, aderisce alla sospensione dei mutui

Le famiglie che hanno un mutuo aperto presso le filiali Cariparma possono tirare un sospiro di sollievo perché il gruppo ha aderito alla sospensione del rimborso dei mutui ipotecati. Questo significa che le famiglie che hanno maggiori difficoltà potranno sospendere il pagamento delle rate mensili del proprio mutuo per un periodo che può arrivare fino a 12 mesi. Questo consentirà loro di “respirare” e di superare questo momento di difficoltà. Anche per le banche, però, si tratta di un vantaggio non indifferente visto che aiuterà a non appesantire il numero delle rate insolute, fenomeno in forte crescita negli ultimi 2 anni.

cariparma

Si tratta di una soluzione molto importante che consente di far fronte alle serie difficoltà economiche che le famiglie stanno vivendo in questo momento.

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Lavoro nelle raffinerie: 7000 posti a rischio

Secondo l’Unione Petrolifera sarebbero circa 7500 i lavoratori a rischio nelle 4 o 5 raffinerie italiane in difficoltà a seguito della crisi economica.Anche se il settore viene costantemente avvicinato a guadagni immensi non se la passa meglio di tanti altri. Di qui l’annuncio che oltre 7 mila lavoratori rischiano il licenziamento. Un dato allarmante che arriva in un momento difficole per la nostra economia che stenta a ripartire dopo la crisi economica che a partire dal 2008 ha bruciato milioni di posti di lavoro.

unione petrolifera

Insomma un dato poco rassicurante che va a peggiorare una situazione già drammatica: sono sempre di più, infatti, le aziende in difficoltà che sono costrette a licenziare buona parte della propria forza lavoro a causa di un mercato che stenta a ripartire.

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