Arriva il nuovo BTP “Italia” online

E’ stato presentato ieri dal vice ministro dell’economia Grilli e dal responsabile del dipartimento del debito pubblico, Maria Cannata, il nuovo prodotto destinato ai piccoli investitori denominato BTP ITALIA. Si tratta del primo titolo di stato negoziato direttamente online, invece che attraverso il solito sistema di asta riservata alla partecipazione di banche o di investitori istituzionali, e verrà immesso sul mercato il prossimo 19 Marzo. Questo nuovo btp online rappresenta un’innovazione importante (ricordiamo che è il primo btp di questo genere) su cui il governo punta molto per attirare l’attenzione dei piccoli risparmiatori. Secondo Grilli “gli investitori stranieri stanno tornando a comprare i titoli di Stato italiani e, avendo un debito imponente, non ci si può permettere di perdere il passo. L’obiettivo è stabilizzare la platea di chi investe nel debito pubblico italiano“. Insomma secondo il nostro vice ministro dell’economia e delle finanze questo nuovo titolo di stato permetterà di invogliare le famiglie e i piccoli risparmiatori a investire sul nostro paese.

Ovviamente sarà necessaria una prima fase di avvicinamento in cui sarà fondamentale offrire quanta più informazione possibile per dare la possibilità a tutti di comprendere le caratteristiche di questo prodotto e invogliare all’investimento anche chi non mastica finanza. Questo BTP Italia, infatti, seppur molto semplice e intuitivo richiede, comunque, un minimo di dimestichezza per poterne apprezzare le qualità.

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Investire in bund tedeschi conviene?

Visto il difficile contesto economico che stiamo attraversando continuiamo ad analizzare i vari strumenti che si hanno a disposizione per investire i propri risparmi. A questo proposito è ovvio valutare anche la possibilità di puntare sui titoli di stato e, in un’ottica di prudenza, approfittiamo per valutere i bund tedeschi. Come tutti ben sappiamo la Germania è il paese che può vantare la più solida economia dell’area dell’euro, oltre ad essere una delle principali potenze economiche del mondo. Proprio per questo i suoi titoli di stato sono tra quelli che offrono le maggiori garanzie di affidabilità anche se, a onor del vero, anche i rendimenti più bassi. Tuttavia in un’ottica conservativa che mira principalmente a proteggere il capitale vale assolutamente la pena di analizzare questa opportunità d’investimento.

Per prima cosa vale la pena spendere 2 parole su come funzionano esattamente i titoli di stato. I titoli di stato hanno un valore nominale (che rappresenta l’investimento iniziale) e garantiscono un rendimento a scadenza fissa che viene regolarmente pagata dall’emittente. Essendo un titolo a tasso fisso si può conoscere già dal momento dell’acquisto del titolo di stato quanto questo renderà durante l’intero periodo del rapporto. Una volta arrivato a scadenza il titolo di stato viene rimborsato dall’emittente, mentre se si ha la necessità di rientrare del capitale prima della scadenza si potrà vendere il titolo sul mercato.

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Investimenti: attenzione ai bancari

In queste ultime sedute l’andamento dei titoli bancari è stato davvero disastroso con perdite che, in alcuni casi, sono state davvero molto rilevanti. Tanto per fare un esempio nell’ultima seduta di ieri Unicredit ha perso oltre il 6%, Intesa San Paolo il 2,23%, il Monte dei Paschi di Siena il 3,28% e il Banco popolare ben il 3,55%. Questo pessimo andamento è dovuto alla mancata proroga del provvedimento restrittivo della Consob in materia di posizione nette corte sui titoli del comparto finanziario. In pratica da lunedì si potrà riprendere a operare short sui titoli, stessa decisione presa a metà febbraio da Francia, Spagna e Belgio. Anche li nei giorni precedenti alla reintroduzione dell’operatività short le quotazioni dei bancari avevano subito dei clamorosi tonfi salvo poi riprendere le normali quotazioni nei giorni seguenti.

Tuttavia non è detto che lo stesso discorso si possa applicare anche ai titoli bancari italiani che stanno attraversando un periodo (piuttosto lungo a dire il vero) davvero molto difficile in cui hanno bruciato gran parte della propria capitalizzazione.

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Petrolio: ci attende un anno di rialzi

Il recente rialzo delle quotazioni del petrolio ha provocato una forte impennata dei prezzi dei carburanti gravando ancora di più sulle spalle delle famiglie italiane (ma non solo, ovviamente) e delle aziende. Tuttavia questo trand rialzista ha rilanciato la possibilità di trarre qualche buon profitto dal rialzo delle quotazioni del greggio che, secondo molti analisti, sarebbero da considerare al rialzo almeno per tutto il 2012. Questo sopratutto a causa delle recenti tensioni in Iran, uno dei maggiori produttori mondiali di greggio, che potrebbero sfociare in un conflitto qualora Israele e Stati Uniti decidessero di passare dalle parole ai fatti. Per il momento, infatti, la comunità internazionale si è limitata ha imporre delle durissime sanzioni all’Iran il quale ha risposto tagliando le forniture di petrolio all’Europa. Tutto questo contesto potrebbe tradursi in un prezzo più alto della benzina ai distributori ma, anche, nella possibilità di sfruttare il trand rialzista per trarne profitto.

Basti pensare che nel 2008 il petrolio aveva raggiunto la quotazione di circa 140 dollari al barile per poi riscendere, verso la fine dell’anno, a quota 40 dollari al barile. Da li in poi abbiamo assistito ad un lento ma costante aumento del prezzo del greggio che, tra alti e bassi, si è attestato nuovamente sopra i 90 dollari al barile fino a raggiungere e superare i 100 dollari al barile in queste ultime settimane.

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Conto deposito: l’fferta di Webank

Anche se ne avevamo già parlato ci sembra opportuno dedicare uno spazio più approfondito ai conti deposito che, nell’attuale contesto finanziario, rappresentano uno dei pochissimi porti sicuri dove investire i propri soldi senza rischiare il capitale. Uno dei prodotti più interessanti sul mercato è il conto deposito di Webank, società del Gruppo Bipiemme, che propone condizioni particolarmente vantagiose per i piccoli investitori che vogliono ottenere un rendimento dai propri risparmi. Il vantaggio del conto Webank è quello di abbinare ad un conto online piuttosto completo ed economico (da poter valutare al posto del normale conto bancario) la possibilità di ottenere un rendimento molto interessante per remunerare il proprio capitale vincolandolo per 3, 6 o 12 mesi a seconda delle proprie esigenze. In più, in questi giorni, la banca ha lanciato una promozione molto interessante che permette di avere un tasso di interesse particolarmente vantagioso e di risparmiare sulle spese del bollo fino a fine 2013.

Chiedendo l’apertura del conto corrente entro fine Febbraio, infatti, sarà possibile godere di un tasso di interesse annuo lordo del 4,50% e, se vengono depositati almeno 10 mila euro, si potranno risparmiare i soldi del bollo sul deposito titoli fino alla fine del 2013, ossia da un minimo di 68 ad un massimo di 2400 euro a seconda dell’importo versato.

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Borsa: la volatilità spinge allo scalping

In questo contesto economico in cui le borse sono estremamente volativili sta tornando di moda lo scalping. Forse in pochi conoscono lo scalping ma si tratta pur sempre di una parte molto importante del trading. Lo scalper, infatti, è colui che opera sui mercati finanziari (azionario o forex) aprendo delle posizioni per brevissimo tempo, ossia dai pochi secondi ai pochi minuti massimo, sfruttando i massimi e i minimi relativi. Spesso lo scalping viene confuso con l’operatività intraday, ossia con quei traders che comprano e rivendono titoli nell’arco di una giornata. Lo scalper, invece, arriva a effettuare anche decine di operazioni al giorno sullo stesso titolo (gli scalper più accaniti riescono a effettuare anche qualche centinaio di operazioni) sfruttando le oscillazioni dello stesso. Ovviamente, come è facile immaginare, fare scalping è davvero molto rischioso e può portare anche a perdere grandi quantitativi di denaro perchè non sempre il mercato reagisce come si pensa.

L’attività dello scalper richiede una grandissima disciplina e, sopratutto, una scarsissima emotività in modo da poter valutare le entrate e le uscite nella maniera ottimale. Come dicevamo la volatilità che caratterizza i mercati finanziari in questo contesto economico ha spinto molti trader a fare scalping per sfruttare tutte le oscillazioni giornaliere.

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