Investire a livello globale, ecco la soluzione proposta dal Wall Street Journal per massimizzare i profitti dei propri investimenti finanziari anche in un contesto di crisi come quello che stiamo attraversando. Lo strumento è quello dei fondi comuni di investimento, soluzione che consente di diversificare il rischio anche a chi non dispone di enormi capitali. Secondo il prestigioso quotidiano ormai viviamo in un contesto sempre più globale dove le aziende nazionali non sempre rappresentano il meglio dell’economia di un paese. Dando carta bianca ai gestori dei fondi comuni di investimento è possibile sfruttare di volta in volta le opportunità che si presentano in un mercato globale dove le aziende sono spinte a svolgere il proprio lavoro all’estero. Il concetto viene spiegato meglio da Dan O’Keefe, amministratore delegato di Artisan Partners: “In molti casi le aziende, siano esse negli Stati Uniti o all’estero, si guadagnano i loro profitti in tutto il mondo e, spesso, non vi è correlazione tra il luogo in cui una società è domiciliata e dove fa il suo denaro“.
L’idea, quindi, è quella di avere una “carta globale” con cui i gestori di portafogli possano cogliere, di volta in volta, le opportunità che si presentano sul mercato sfruttando al meglio i trend del momento. L’esempio è quello dei mercati emergenti, ossia quei mercati che stanno crescendo ai ritmi più alti ma dove, spesso, sono aziende straniere a trarre il maggior beneficio da questa crescita.