La cinese Geely compra Volvo!

Dopo settimane di indiscrezioni, la notizia è finalmente ufficiale: la Zhejinag Geely Holding (Geely) ha acquistato dalla Ford Motor la Volvo al prezzo di 1,8 miliardi di dollari, in un’operazione che si candida ad essere la più grande acquisizione straniera mai compiuta da un produttore di auto cinese.

Le trattative tra la Geely e la Volvo iniziarono ben 18 mesi fa, e dopo oltre un anno e mezzo di discussioni piuttosto intense si sono concluse con l’accordo su un prezzo che soddisfa entrambe le parti, e supera l’intesa da 2,4 miliardi di dollari grazie alla quale la Tata Motors riuscirà a mettere le mani sui marchi Aston Martin, Land Rover e Jaguar.

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Industria cinematografica, Alice ancora in testa

Alice in Wonderland, il film in 3D diretto da Tim Burton, è ancora in testa ai botteghini nordamericani, per la terza settimana di fila, portando a quota 34,5 milioni di dollari il ricavato dalla vendita di biglietti del prodotto cinematografico della Walt Disney. Un risultato davvero sorpredente che sta battendo anche le più rosee previsioni degli analisti che avevano prefigurato per il film in questione un sicuro successo.

Alice in Wonderland – che vede tra gli altri protagonisti Mia Wasikowska e Johnny Depp, ha ottenuto complessivamente circa 265,8 milioni di dollari nelle tre settimane che seguono al suo debutto negli schermi di tutto il mondo.

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Nike, utili più che raddoppiati!

Nike, uno dei principali produttori mondiali di calzature sportive, ha dichiarato che gli utili del proprio terzo trimestre fiscale sono più che raddoppiati, oltre le stime degli analisti, grazie a una fortissima crescita dei ricavi da vendita nel mercato nord americano, che sta diventando sempre più strategico per la rinomata casa di abbigliamento sportivo.

nike

Gli utili netti della compagnia statunitense sono così saliti a 496,4 milioni di dollari – o 1,01 dollari per azione – nel trimestre terminato il 28 febbraio 2010. Nello stesso periodo dell’anno precedente, invece, gli utili si fermarono a 243,8 milioni di dollari, o 50 centesimi per azione; gli analisti stimavano infine utili pari a 89 centesimi per azione.

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Trimestrale deludente per Bulgari!

Bulgari, uno dei leader mondiali nel segmento del lusso, ha annunciato di aver chiuso il quarto trimestre del 2009 con una perdita pari a 13,6 milioni di euro: il risultato netto negativo sembra essere riconducibile soprattutto all’elevata incidenza dei costi di ristrutturazione, e alla flessione della domanda per prodotti quali orologi di lusso o profumi di pregio. Bulgari, probabilmente, sconta l’attuale congiuntura economica che ha spinto molti clienti a rimandare gli acquisti di questa tipologia di prodotti.

bulgari

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Industria cinematografica, il leader è ancora Alice!

Anche durante la scorsa settimana Alice in Wonderland, il nuovo film 3-D di Tim Burton basato sul noto romanzo di Lewis Carroll, è stata la pellicola cinematografica più vista nelle sale americane, con un volume complessivo di ricavi generati dalla vendita dei biglietti pari a 62 milioni di dollari. Un valore molto interessante che va al di la delle più rosee aspettative per gli analisti del settore.

alice in worderland

In questo modo, il film – che vede tra i protagonisti anche Johnny Depp nei panni del Cappellaio Matto – ha accumulato oltre 208 milioni di dollari nelle sole due prime settimane di visione. Nel weekend di esordio la pellicola tagliò alcuni record piuttosto importanti, quali il sesto debutto più redditizio di sempre nella storia del cinema, il miglior debutto del mese di marzo e quello per un film in tre dimensioni.

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Chevron, possibile taglio di 2.000 lavoratori

Chevron, una delle compagnie petrolifere più importanti degli Stati Uniti, secondo la stampa americana sarebbe in procinto di ridurre le proprie risorse umane di circa 2 mila unità: un taglio che dovrebbe riguardare soprattutto le divisioni marketing e quelle relative alle operazioni di raffineria del greggio. Una notizia non certo positiva vista l’alta disoccupazione che continua ad affliggere gli Stati Uniti.

chevron

Se quanto sopra predetto dovesse rivelarsi realtà, significherebbe un’ulteriore notevole contrazione nella forza lavoro di Chevron: la compagnia infatti, ammesso che la nuova riduzione venga effettivamente operata, avrebbe diminuito le proprie risorse umane di 3.900 unità in due anni, pari a circa il 20% dell’organigramma complessivo.

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