Carte di credito per favorire la crescita

Recuperare punti di Prodotto interno lordo attraverso le carte bancomat e le carte di credito per combattere l’evasione fiscale, da sempre, vero male dell’economia italiana. Utilizzare maggiormente gli strumenti di pagamento per scovare importanti quote di sommerso e dar fiato all’economia italiana, con una iniezione che dovrebbe avvicinarsi alla straordinaria cifra di 40 miliardi di euro (ma secondo alcuni analisti la quota di sommerso recuperabile attraverso una maggiore tracciabilità dei pagamenti sarebbe anche maggiore).

È quella di cui sopra la ricetta fornita dall’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, per cercare di rimpinguare le casse dello Stato, che stando all’associazione degli istituti di credito potrebbe ottenere tra i 15 e i 40 miliardi di euro dal solo maggior utilizzo di carte bancomat e di credito in alternativa al denaro contante.

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Tasse: ne paghiamo più di 7 mila euro l’anno

Secondo quanto dichiarato dall’Ufficio Studi della CGIA, ogni italiano paga in media 7.359 euro di tasse, imposte e tributi. L’onere tributario medio italiano  è superiore, come vedremo tra poche righe, a quello dei principali partner europei ma, soprattutto, genera un ristretto differenziale con la spesa sociale pro capite. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire meglio cosa significano questi dati.

L’Ufficio Studi suggerisce infatti che gli italiani sarebbero gravati di oneri tributari medi per quasi 7.360 euro. Per fare un esempio, la Germania fa gravare sui suoi cittadini oneri medi per 6.919 euro, per un quantitativo inferiore che è comune a tutti i più importanti Paesi dell’Eurozona, Francia esclusa.

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Perchè la benzina continua ad aumentare?

Il costo della benzina continua ad aumentare senza sosta nonostante spesso ci siano le condizioni per un ribasso che regolarmente non avviene. Insomma in qualsiasi situazione fare il pieno alla nostra auto, alla nostra moto o al nostro furgone è sempre più caro sia che il costo del petrolio aumenti sia che questo diminuisca. Un misterosu cui sempre più italiani continuano a interrogarsi.

L’impressione di molti automobilisti, infatti, è che quando ci sono tensioni internazionali (come nel caso della crisi libica di questi giorni) che portano ad un rialzo del prezzo del greggio le compagnie aumentino tempestivamente il prezzo alla pompa, cosa che non avviene quando si dovrebbe far scendere il prezzo.

Ecco da cosa è determinato il prezzo del carburante.

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Aiuti alle famiglie sopraindebitate

Il fondo per le famiglie sovraindebitate è uno speciale fondo messo a disposizione delle famiglie che hanno contratto debiti al di sopra delle proprie capacità di rimborso. Si tratta di uno strumento molto importante messo a disposizione dall’Adiconsum che potrebbe permettere a molte famiglie di ristrutturare i propri debiti.

Questo fondo è stato ideato proprio per aiutare tutte quelle famiglie in difficoltà a causa della crisi economica che ancora oggi continua più che mai a far sentire i suoi effetti sia sull’occupazione che nel calo dei consumi che penalizza le realtà di media e piccola dimensione.

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Inghilterra cresce la fiducia dei consumatori

La Nationwide Building Society ha pubblicato recentemente un approfondimento periodico sull’andamento della fiducia dei cittadini inglesi sull’economia della propria area. La crisi economica, infatti, aveva profondamente minato la fiducia dei consumatori nel corso degli ultimi 2 anni danneggiando in maniera significativa l’economia che aveva dovuto fare i conti con un calo violento dei consumi della classe media.

Nationwide Building Society

Stando a quanto rilevato dall’istituto, durante il mese di febbraio l’indice che misura la fiducia dei consumatori locali sarebbe cresciuto oltre le aspettative, con un balzo in avanti mai riscontrato negli ultimi due anni, e segnalando come, probabilmente, gli auspici sull’abbandono definitivo della fase recessiva siano oramai in procinto di divenire realtà.

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Bilancia commerciale in negativo

Il saldo della bilancia commerciale, che misura i flussi di esportazione di importazione della Penisola da e verso l’estero, ha subito nel mese di novembre un significativo segno negativo, frutto di una flessione dell’export più che proporzionale di quanto avvenuto nei confronti dell’altro piatto della bilancia. Insomma, per farla semplice, sono diminuite le esportazioni delle nostre aziende verso gli altri paesi europei e non con conseguenze importanti per la nostra economia. Le esportazioni, infatti, sono alla base della nostra economia e si avvantaggiano del valore aggiunto che il made in Italy rappresenta nel mondo.

Bilancia commerciale

Nell’undicesimo mese dell’anno da poco conclusosi – ricorda l’Istat – i flussi commerciali esportativi nei confronti dell’Unione Europea sono infatti calati dell’8,1%, contro una contrazione delle importazioni di “soli” 2,7 punti percentuali.

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