Ormai lo abbiamo capito, il contesto economico che stiamo attraversando è di forte recessione. Le pagine del nostro giornale online lo vanno ripetendo da mesi snocciolando, nostro malgrado, numeri che parlano da soli. E, purtroppo, è così anche stavolta visto che proprio ieri sono stati diramati gli ultimi dati sulla capacità di risparmio delle famiglie e quelli relativi ai profitti delle imprese che fanno registrare l’ennesimo record negativo. D’altronde la pressione fiscale in forte aumento, il rialzo dei prezzi dei carburanti e di tantissimi prodotti considerati di prima necessità ha contribuito ad abbattere i consumi delle famiglie riducendo, di conseguenza, i profitti delle imprese che, mai come ora, stanno rischiando di chiudere i battenti. Non a caso il primo trimestre dell’anno è stato caratterizzato da un forte aumento delle aziende che hanno dichiarato fallimento portando i libri in tribunale.
Una scelta obbligata, per molti imprenditori, per l’impossibilità di far fronte ai propri debiti contratti in questo ultimo periodo di crisi e per la mancanza di disponibilità, da parte delle banche, di erogare credito nonostante le inondazioni di liquidità concesse dalla BCE. Una situazione estremamente complessa che ha avviato una sorta di spirale che, sembrerebbe, non lasciare scampo all’economia del nostro paese.