Case troppo care per il 60% dei giovani

Stando ad uno studio condotto da Francesca Modena (dell’Universita’ di Trento) e da Concetta Rondinelli (della Banca d’Italia) e diffuso solo ieri dalla Banca d’Italia emerge un dato preoccupante: il 60% dei giovani è costretto a vivere in famiglia perchè non riesce a permettersi una casa propria.

Questo dato si riferisce ai giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni, una fascia molto ampia che fatica a trovare una propria collocazione nel mondo del lavoro e quando ci riesce gli impieghi sono precari o insufficienti a coprire le spese di mantenimento di una casa.

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Moody’s taglia il rating al debito italiano

Il verdetto era atteso ma la decisione di Moody’s di declassare il debito italiano da Aa2 ad A2 non poteva non generare clamore nel mondo dell’economia (meno) e della politica (molto di più). Perchè se da un lato c’è chi prova a minimizzare (vedi il governo) dall’altra parte c’è chi prova a trarre giovamento da questo ennesimo giudizio negativo (vedi le opposizioni).

La verità è che il nostro debito pubblico è mostruoso e la nostra economia non cresce ma non c’era bisogno certo ne di Moody’s ne di S.&P. (che ricordo aveva declassato il debito italiano da A+ ad A) per capirlo.

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Il 32% degli italiani cambia assicurazione

Gli italiani non rimangono fedeli alla propria compagnia di assicurazione: è questo dato che emerge dall’inchiesta diffusa da Facile.it secondo cui ben il 32% degli italiani ha cambiato compagnia assicurativa per risparmiare sulla polizza rc auto.

Insomma le cose sembrano cambiate rispetto al passato quando si rimaneva fedeli alla propria compagnia, magari anche per via del rapporto di ficucia con l’assicuratore. Oggi, invece, il risparmio spinge tantissimi italiani a cercare sempre soluzioni più economiche che permattano di risparmiare.

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Fisco: cominciano i controlli dei conti

Forte della manovra di questa estate il fisco italiano si prepara ad una piccola rivoluzione che consentirà di controllare i conti correnti dei possibili evasori al fine di recupare quanti più soldi possibili. Proprio in questi giorni, infatti, si stanno elaborando le richieste di acquisizione agli intermediari finanziari delle informazioni necessarie alla elaborazione delle liste di contribuenti da sottoporre a verifica.

Non potendo controllare tutti, ovviamente, il fisco si concentrerà su quei contribuenti i cui dati finanziari, incrociati con i dati fiscali e in funzione di parametri ben definiti, presentino delle anomalie.

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Fiducia, nuova flessione nell’eurozona

Come era ampiamente prevedibile, il livello di fiducia nell’eurozona è calato rapidamente nel corso del mese di settembre, riflettendo tutte le difficoltà che i Paesi membri stanno affrontando, al fine di evitare una pericolosa reazione a catena nell’ipotesi di un default sostanziale o formale da parte della Grecia, e non solo.

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Piazza Affari chiude in negativo a -0,47%

Dopo un lunedì e un martedì all’insegna del segno più tutte le principali piazze europee hanno chiuso la giornata di ieri in perdita. La peggiore è stata Francoforte che ha perso poco più dell’1%, mentre Piazza Affari si è fermata allo 0,47% trainata da titoli come Tod’s (che perde il 2,75%) e Tenaris (-4,42%).

Tra i titoli che hanno fatto registrare buone performance, invece, segnaliamo lottomatica (+2,54%). Tuttavia è stata una giornata molto indicativa anche per i titoli bancari.

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