In questo ultimo mese si è scatenata la polemica tra coloro che vogliono far pagare l’ICI sugli immobili della chiesa destinati ad usi commerciali e chi, invece, continua a sostenere il contrario. La polemica si è infuocata dopo che il governo Monti ha reintrodotto l’imposta sulla prima casa aggravando la già difficile situazione di molte famiglie italiane. Dal canto suo la chiesa, nonostante le recenti aperture del Cardinal Bagnasco, non è particolarmente entusiasta dell’idea di dover pagare la nuova IMU (imposta municipalizzata unica) su tutti gli immobili sostenendo che in gran parte di quelli di sua proprietà già vengono pagate regolarmente le tasse. Tuttavia in un momento in cui si richiedono particolari sacrifici ai cittadini sono in molti a non capire questa chiusura della chiesa che, al contrario, dovrebbe partecipare al salvataggio della nazione e agli sforzi di tutti noi.
Secondo una stima riportata sul quotidiano repubblica.it solo a Roma sarebbero 1500 gli immobili della chiesa, un valore presumibilmente sottostimato in quanto si immagina siano molti di più. Tuttavia a onore della cronoca la chiesa ci tiene a sottolineare che in molti edifici destinati ad uso commerciale già viene pagato regolarmente l’ici.