Casa: quando conviene comprare?

Un interessante studio sul mercato immobiliare americano ha fatto il punto della situazione sull’andamento delle quotazioni e su una eventuale ripresa del settore con lo scopo di aiutare chi vuole investire in immobili a cogliere il momento migliore. Essendo il nostro un mercato che si muove in ritardo rispetto a quello degli USA (per via della crisi che, qui da noi, è arrivata successivamente) è possibile trarre delle interessanti conclusioni per capire quanto sia conveniente comprare una casa in questo contesto. Dopo la pubblicazione degli studi del Censis su un possibile calo dei prezzi delle case stimato tra il 20 e il 50%, infatti, molti italiani sono titubanti su quanto sia conveniente acquistare oggi una casa che tra un anno potrebbe valere molto meno. Cerchiamo di capire come e quando conviene muoversi sul mercato immobiliare per approfittare di eventuali momenti di depressione del mercato immobiliare acquistando al prezzo più basso possibile.

Prima di procedere con la nostra analisi è bene ricordare che il mercato immobiliare americano ha subito una contrazione del 34% dei prezzi rispetto al picco del 2006. Attualmente le quotazioni stanno rallentando la propria corsa al ribasso, un primo segnale che alcuni analisti hanno interpretato come possibile anticipazione di una ripartenza del settore.

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Il declino del lavoro in Italia

Nei giorni scorsi l’Itat, come vi abbiamo prontamente riportato, ha diffuso il suo ultimo report sulla disoccupazione italiana aggiornata a Marzo 2012 mettendo in luce una situazione disastrosa. Il dato, ossia la disoccupazione che ha raggiunto il 9,8%, non è drammatico (c’è chi, come la Spagna, sta molto peggio di noi) ma lo è il trend. In questi giorni ci siamo presi la briga di spulciare negli archivi dell’Istat analizzando tutti i dati sul lavoro dal 2007 ad oggi e quello che emerge è un trend in rapidissima ascesa che ci ha visto passare da un tasso di disoccupazione del 6,1% nel 2007 al 9,8% di Marzo 2012. Un trend che sembra essere inarrestabile e che potrebbe non essere arrivato ancora a toccare il picco più alto. Il grafico che abbiamo realizzato è alquanto eloquente mostrando una curva costante sinonimo di centinaia di migliaia di posti di lavoro bruciati nell’arco di pochi anni.

Come si evince dal grafico la disoccupazione è tornata ad impennarsi già dal 2008, ossia quando ancora gli effetti della crisi finanziaria non avevano raggiunto l’econimia reale europea ed è andata via via intensificandosi negli anni successivi. Tra il 2010 e il 2011 non c’è stato alcun aumento, fatto che poteva indurre a pensare ad un cambio di rotta e ad una lenta ripresa dell’economia della zona euro.

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Caro prezzi: pane quanto mi costi?

Prendendo spunto da una recente indagine di Altroconsumo che ha rilevato i prezzi di alcuni prodotti di largo consumo nelle principali città italiane eccoci a parlare di un argomento un po insolito per questo giornale online: il pane. Secondo l’indagine, infatti, i prezzi del pane, l’alimento più diffuso e alla base della nostra alimentazione, hanno subito una vera e propria impennata con costi che possono superare anche i 5 euro al chilo di media. Ma perchè tanto interesse per il prezzo del pane? Il pane, da sempre, è considerato l’alimento più diffuso nel nostro paese per via del suo basso costo che lo ha sempre reso disponibile a tutti. Oggi, grazie a questa indagine di Altroconsumo scopriamo che non sempre è così e che spesso può risultare più conveniente tornare a prepararlo in casa come si faceva una volta.

Tra le città meno care spicca, ovviamente, napoli dove il pane può essere acquistato alla metà dei prezzi che di Bologna o Milano. Proprio le città del nord, infatti, sono quelle che mediamente hanno fatto registrare il costo più alto sia per quanto riguarda le rilevazioni dai fornai che presso la grande distribuzione.

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Comprare casa conviene?

Negli ultimi 12 mesi il mercato immobiliare sta attraversando un momento estremamente delicato ed ora la situazione sembra peggiorare. Stando all’ultimo report del Censis i prezzi delle case potrebbero scendere anche oltre il 20% entro la fine del 2012. Questa ipotesi ha messo in allarme molti italiani che si cominciano a domandare se comprare casa sia ancora conveniente. In effetti tra l’alto costo dei mutui e il valore molto alto degli immobili rende davvero molto difficile l’eventuale acquisto; se a questo aggiungiamo il rischio di veder crollare il mercato con l’ipotesi di ritrovarsi dopo poco con un immobile che vale meno di quanto lo si ha pagato è evidente di quanto la scelta sia assolutamente delicata. Ma, allora, comprare casa conviene? Meglio acquistare un immobile o scegliere di andare in affitto? Come per tutte le cose le opinioni si dividono tra chi ritiene valida la soluzione dell’acquisto e chi, invece, predilige la soluzione dell’affitto ritenendola più vantagiosa.

Insomma ormai da qualche anno si leggono opinioni molto in contrasto con l’abitudine italiana di avere una casa di proprietà. A questo punto non ci resta che valutare le 2 possibilità, analizzandone pro e contro, per poi trarre le nostre conclusioni cercando di essere quanto più obiettivi possibili.

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Semplificazioni fiscali: rateizzare le imposte

Uno degli effetti del decreto sulle Semplificazioni fiscali è quello di rendere più semplice la rateizzazione delle imposte. Questo è un aspetto estremamente importante visto che sempre un maggior numero di contribuenti chiede di poter rateizzare il pagamento delle tasse anche in seguito alla crisi economica che sta mettendo in seria difficoltà i cittadini. In sostanza il provvedimento permette di rateizzare sempre la cartella di pagamento (anche con l’applicazione di una rata crescente al posto di quella costante) e stabilisce che la rateazione decade solo nel caso non si paghino almeno 2 rate consecutive. Insomma un piccolo passo in avanti che renderà meno difficile, per i contribuenti italiani, poter dilazionare il pagamento di una cartella esattoriale.

Proprio per questo cerchiamo di capire come funzioni la rateazione delle tasse anche in virtù delle novità introdotte dal decreto sulle Semplificazioni Fiscali approvato di recente. Qui di seguito è possibile trovare un piccolo schema che riassume, brevemente, alcune delle cose da sapere quando si procede alla dilazione di una cartella esattoriale.

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Lo scandalo delle 400 auto blu

Se da un lato il governo chiede sacrifici agli italiani, dall’altro i nostri politici sembrano non volerne sentire. Così dopo lo scandalo della commessa per gli aerei militari arriva il bando di concorso per l’acquisto di circa 400 auto blu per un valore complessivo di 10 milioni di euro. Una vergogna in un paese come il nostro che ha più auto blu (se si considerano le stime non ufficiali) degli interi Stati Uniti che pur possono vantare 5 volte la nostra popolazione. Ovviamente è arrivata una pronta smentita da Palazzo Chigi ribadendo che si tratterebbe di un semplice accordo quadro che potrà essere utilizzato per rinnovare il parco auto degli uffici delle pubbliche amministrazioni. In sostanza “il governo non acquisterà nuove auto blu nel 2012 e auspica, per le amministrazioni territoriali, l’adozione di un’analoga impostazione“. Tuttavia la notizia ha fatto il giro dei social network scatenando (giustamente) reazioni furiose da parte dei cittadini.

Tanto per fare un esempio (come si evince anche dal grafico qui sopra) le auto blu in Italia sono decisamente superiori a quelle di tutti gli altri paesi europei. L’Italia ha più auto blu di Portogallo e Giappone messi insieme. Un eccesso che costa decine di milioni di euro che potrebbero tranquillamente essere tagliati, almeno in parte.

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