Questo articolo nasce in seguito ad una bella discussione nata su twitter e a cui sarebbe stato davvero troppo difficile rispondere utilizzando i pochi caratteri a disposizione sul social network. Parliamo di case e, in particolare, di case in affitto. Ad inizio anno in seguito all’introduzione dell’Imu avevo ipotizzato che questa tassa potesse andare ad impattare negativamente sui prezzi delle case. Il rischio era che i proprietari delle seconde case per non essere costretti a pagare questa imposta mettessero sul mercato le proprietà contribuendo ad aumentare spropositatamente l’offerta di immobili.
Per il momento ciò non è avvenuto (o è avvenuto solo in minima parte). Al contrario sembra che chi aveva un immobile acquistato ad uso investimento o come casa per le vacanze abbia deciso di portarlo a reddito affittandolo.
Secondo il portale Casevacanza.it, del gruppo Immobiliare.it, l’offerta di immobili affittati per le vacanze è aumentata del 17% proprio in seguito al pagamento dell’Imu. Il responsabile di Casevacanza.it, Francesco Lorenzani, ci racconta che questo aumento dell’offerta “si spiega soprattutto con la loro volontà di mettere a reddito le seconde case. La scure dell’Imu che si è abbattuta sui proprietari immobiliari spinge a trovare soluzioni che permettano di recuperare le ingenti cifre spese. E chi ne beneficia sono i vacanzieri”.
Anche per quanto riguarda il “residenziale” le cose non vanno molto diversamente. Secondo un recente studio di Solo Affitti e Nomisma nel primo semestre del 2012 i canoni di affitto nelle grandi città italiane sono diminuiti, mediamente, del 6% con punte dell’11,9 a Milano e del 12,5 a Napoli.
Ovviamente se aumenta l’offerta e la domanda resta costante il prezzo deve necessariamente scendere. A mio avviso ci stiamo avviando verso un riallineamento dei prezzi di mercato degli affitti che devono tornare ad essere compatibili con gli stipendi degli italiani.
Lo stesso, a dir la verità, dovrebbe accadere con il prezzo degli immobili ma, per il momento, appare più probabile che assisteremo ad un periodo (forse qualche anno?!) di stabilità dei prezzi.
In tutto questo, però, c’è del buono. In particolare sono riuscito a cogliere una nota positiva sopratutto nel mancato crollo del mercato e nell’aumento degli immobili offerti in locazione. Questo, infatti, testimonia che gli italiani, al di la di tutto, hanno ancora fiducia nel proprio paese.
Piuttosto che rischiare di svendere una casa preferiscono abbassare il canone di affitto e, magari, ripagarsi solo le spese aspettando che questo periodo di crisi possa essere messo alle spalle. E già questo, per me che sono un inguaribile ottimista, è un primo segnale che gli italiani non si sono arresi…. anzi sono più combattivi che mai.
Infine vorrei aggiungere un’ultima cosa. Al momento questo atteggiamento sembra premiare gli affittuari ma sul lungo periodo potrebbe premiare anche quei proprietari che hanno saputo resistere alla tentazione di dar via un investimento che non sembrava più tanto vantagioso ma che potrebbe tornare ad esserlo quando questo incubo, cominciato nel 2008, sarà finito.
ps: un grazie a @Borsapretporter e ad @albe_ per “l’ispirazione” ;)