In seguito all’altissima volatilità che caratterizza i mercati azionari e obbligazionari (per non parlare di valute e commodities) molti investitori stanno dedicando sempre più spazio ad investimenti alternativi. Parliamo di opere d’arte, oggetti d’antiquariato ma, anche, di auto e moto d’epoca e altre rarità. Come tutti ben sappiamo, infatti, la diversificazione è alla base di ogni buona strategia di investimento perchè tutela dai rischi di un eventuale crollo di un determinato settore. Così dopo il 2008 va crescendo la percentuale di coloro ritagli una parte del proprio budget per investire in strumenti “meno convenzionali” ma che possono garantire un notevole ritorno economico e, non per ultimo, anche una maggiore soddisfazione.
Ovviamente investire in moto o in opere d’arte è molto più difficile che non investire in azioni visto che oggi, grazie alle piattaforme di trading online, è davvero facile acquistare azioni o qualsiasi altro titolo finanziario senza bisogno di avere un proprio consulente.A tale proposito il Wall Street Journal ha redatto una piccola guida per gli investitori che vogliano cimentarsi in questi mercati “alternativi”. Ovviamente la guida è stata realizzata sulla base delle esigenze del risparmiatore americano ma ci sono diversi spunti interessanti che possono essere riadattati anche a noi europei.
Investire in auto o in moto: rischi e opportunità
Investire in auto d’epoca risulta sicuramente molto più impegnativo che non farlo in moto. I motocicli, infatti, richiedono investimenti minori e sono molto più semplici da restaurare e da conservare. Uno dei motocicli più interessanti a cui i collezzionisti sono particolarmente affezzionati è la Vespa che, ancora oggi, può vantare un mercato molto dinamico.
Quando si investe in auto o in moto bisogna considerare che utilizzarle significa anche abbassarne il loro valore. Se il fine è solo quello dell’investimento è consigliabile conservarle utilizzandole lo stretto necessario. Inoltre c’è da considerare che in caso di incidente il proprio investimento potrebbe volatilizzarsi.
Investire in opere d’arte
Ne avevamo già parlato qui su economy online sottolineandone l’incredibile opportunità. Tuttavia, come abbiamo già sottolineato a suo tempo, si tratta di investimenti molto difficili specialmente per il risparmiatore comune in quanto o si è degli esperti oppure bisogna affidarsi a dei critici d’arte in gamba.
In linea di massima l’unico consiglio che ci sentiamo di dare è quello di investire in opere d’arte del 900, sicuramente meno costose e più abbordabili (anche dal punto di vista tecnico) rispetto alle opere del passato.
Sicuramente un settore ancora molto interessante ma dove fare l’affare è sempre più difficile.
3 settori alternativi dove investire i propri soldi
1) Autografi: anche se molti non lo immaginano nemmeno esiste un mercato estremamente ricco per quanto riguarda gli autografi dei grandi del passato. Basti pensare che ogni anno vengono venduti, alle aste più prestigiose, oggetti comuni a prezzi da capogiro per il semplice fatto di essere stati autografati da personaggi di spicco del momento.
2) Filatelia e carta moneta: i francobolli rappresentano un classico del collezionismo anche se il rendimento, ultimamente, non è dei migliori. Tuttavia specializzandosi sulle rarità è possibile, ancora oggi, ottenere un notevole ritorno economico. Stesso discorso vale per le monete. Se si vuole un settore più di nicchia, invece, consigliamo al carta moneta, ossia le banconote.
3) Orologi: anche quello degli orologi è un settore davvero molto interessante. Tuttavia essendo anch’esso un mercato molto complesso e ricco di insidie ci sentiamo di consigliarlo solo ai veri appassionati che abbiano le conoscenze necessarie a valutare con la massima consapevolezza i vari acquisti da effettuare di volta in volta.