Brutte notizie per le famiglie e le imprese perchè oltre alla stretta sul credito dobbiamo segnalare anche un aumento dei costi dei conti correnti bancari e di tutti i servizi ad essi associati. Questo rialzo dei prezzi è dovuto al momento difficile che il nostro sistema bancario sta attraversando ma, tutto questo, si traduce in un maggior costo per famiglie e imprese già provate dalle difficoltà di questa crisi economica che non accenna a voler allentare la propria morsa. Per contro non si registra un significativo miglioramento della qualità dei servizi o dei prodotti offerti. Insomma gli istituti di credito sembrano scaricare sui propri clienti il peso delle proprie difficoltà economiche aumentando i costi dei servizi legati ai conti correnti bancari. Oltre all’aumento dello spread applicato su prestiti e mutui, di cui abbiamo più volte parlato negli ultimi mesi, il corriere.it ha rilevato un forte aumento dei costi dei bonifici e dei tassi di interesse applicati sugli scoperti in conto corrente.
Sono proprio queste 2 voci, infatti, alcuni dei servizi più utilizzati da famiglie e imprese nel proprio utilizzo dei conti correnti. Ma quello che appare più ingiusto è come a fronte di questi aumenti non si possa registrare nessun miglioramento dei tassi di interesse applicati ai conti bancari che restano assolutamente ridicoli.
Ma vediamo nel dettaglio cosa ha scoperto il corriere.it. Il quotidiano ha confrontato i costi dei servizi bancari offerti oggi dai principali istituti di credito con quelli di un anno fa. Si scopre, così, che per andare in rosso sul conto senza avere lo scoperto si paga oggi una media del 17,36% ossia 3 punti percentuali in più rispetto ad un anno fa quando il tasso medio applicato era del 14,6%.
Per fare un bonifico su un conto di un’altra banca si spendono mediamente 4,4 euro, ossia quasi il 2% in più rispetto a 12 mesi fa. La musica non cambia nel caso si debba effettuare un bonifico al di fuori dell’area euro. Fare un bonifico in Croazia (specialmente adesso che si apre la stagione turistica è una cosa molto diffusa) può arrivare a costare anche 40 euro.
Tuttavia gli stessi aumenti non vengono registrati per quanto riguarda i tassi di interesse attivi sul proprio conto che restano davvero ridicoli. Mediamente, infatti, il tasso sulle somme depositate sul conto si aggira intorno allo 0,05% (contro lo 0,04% di un anno fa) cosa che, generalmente, impedisce ai clienti anche solo di coprire le spese di bollo applicate.
L’unica nota positiva è la cancellazione della commissione sul prelievo di contanti allo sportello che alcune banche ancora applicavano, ma c’è da segnalare anche l’introduzione di una norma voluta dal governo che impedisce alle banche di applicare le commissioni sullo scoperto in caso si vada in rosso fino a 500 euro per una settimana.
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