Come tutti ormai sanno il governo a introdotto l’IMU, l’imposta municipalizzata unica, che va a sostituire l’ici reintroducendo la tassazione sulla prima casa. Quello che non tutti sanno è come, quando e, sopratutto, quanto si pagherà di Imu. Questo perchè sull’argomento c’è ancora molta confusione generata perchè non è stata fatta, ancora, chiarezza da parte del governo e degli enti locali a cui spetterà il compito di decidere quale aliquota applicare. Quello che sicuramente si sa è che la nuova tassa sugli immobili graverà in maniera importante sui redditi delle famiglie italiane in un momento di profonda difficoltà finanziaria dovuta alla forte perdita di potere di acquisto registrata nel corso degli ultimi 12 mesi. Tuttavia è possibile capire qualcosa in più grazie ad uno studio del corriere.it che ha ipotizzato i 3 scenari più probabili che si potranno verificare nell’applicazione dell’Imu.
Quello che emerge è che i comuni potranno decidere quale aliquota applicare tra quelle previste dal governo. A seconda della scelta dei singoli enti locali, quindi, si potrà pagare (per le prime case) anche il 400% in più o in meno. Ovviamente questa rimane solo un’ipotesi in quanto è risaputo che la maggior parte dei comuni non applicherà l’aliquota minima per via delle esigenze di cassa.
Quando si paga l’Imu
L’imu si dovrà pagare in 2 soluzioni. Un acconto verrà corrisposto a giugno e sarà dell’ordine del 50% del valore dell’aliquota standard che per le prime case è fissata allo 0,40%, con la possibilità di usufruire di eventuali detrazioni previste per legge, e per gli altri immobili allo 0,76%. La restante quota si dovrà corrispondere alla fine dell’anno.
A dicembre, infatti, si dovrà versare il saldo dell’IMU che, nel caso improbabile di un’aliquota allo 0,2% potrebbe arrivare a generare, in alcuni casi specifici, un credito di imposta. Molto più probabile che si abbia un’aliquota allo 0,4 o allo 0,6% il che porterebbe a dover sostenere nel periodo natalizio un pesante esborso.
Quanto si paga di Imu
Qui di seguito riportiamo lo studio del corriere.it che ha ipotizzato l’applicazione delle 3 aliquote (0,2-0,4 e 0,6%) su un immobile con rendita catastale di 1000 euro sia per le famiglie con figli che sensa.
Prima casa – famiglia senza figli
1) Con l’aliquota allo 0,2% si andrebbe a pagare a Giugno un acconto di 236 euro e a Dicembre si otterrebbe un credito di imposta di 100 euro per un totale di 136 euro;
2) Con l’aliquota allo 0,4% si andrebbe a pagare a Giugno un acconto di 236 euro e a Dicembre un saldo di 236 euro per un totale di 472 euro;
3) Con l’aliquota allo 0,6% si andrebbe a pagare a Giugno un acconto di 236 euro e a Dicembre un saldo di 572 euro per un totale di 808 euro;
Prima casa – famiglia con 1 figlio
1) Con l’aliquota allo 0,2% si andrebbe a pagare a Giugno un acconto di 211 euro e a Dicembre si otterrebbe un credito di imposta di 125 euro per un totale di 86 euro;
2) Con l’aliquota allo 0,4% si andrebbe a pagare a Giugno un acconto di 211 euro e a Dicembre un saldo di 211 euro per un totale di 422 euro;
3) Con l’aliquota allo 0,6% si andrebbe a pagare a Giugno un acconto di 211 euro e a Dicembre un saldo di 547 euro per un totale di 758 euro;
Prima casa – famiglia con 3 figli
1) Con l’aliquota allo 0,2% si andrebbe a pagare a Giugno un acconto di 236 euro e a Dicembre si otterrebbe un credito di imposta di 161 euro con un totale di 0 euro;
2) Con l’aliquota allo 0,4% si andrebbe a pagare a Giugno un acconto di 236 euro e a Dicembre un saldo di 161 euro per un totale di 322 euro;
3) Con l’aliquota allo 0,6% si andrebbe a pagare a Giugno un acconto di 236 euro e a Dicembre un saldo di 497 euro per un totale di 658 euro;
Imu seconda Casa, Box e negozi
Per quanto riguarda gli altri immobili, ossia seconde, terze case, box e negozi (ipotizzando sempre una rendita catastale di 1000 euro) si andrà a pagare da un minimo di 840 euro (639 per l’acconto di giugno e 201 euro per il saldo di dicembre) ad un massimo di 1680 euro (639 euro di acconto e 1041 di saldo) a seconda della tipologia di immobile e dell’aliquota applicata.
Per tutti gli altri immobili (escluse quindi le abitazioni principali) le aliquote di riferimento vanno dallo 0,5% all’1%.
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