Secondo i dati rilasciati dall’Istat relativi al terzo trimestre del 2011 le compravendite immobiliari in Italia sarebbero aumentate del 4% rispetto al terzo trimestre del 2010. Tuttavia, contemporaneamente, è stata rilevata un vero e proprio crollo dei mutui che, sempre nel 3° trimestre 2011, scendono del 18,1% rispetto allo stesso periodo del 2010. Un dato fortemente contrastante che trova una sola spiegazione: chi ha una forte disponibilità economica ne sta approfittando per acquistare a prezzi di saldo immobili di varia natura (commerciali e/o residenziali) sfruttando il momento di difficoltà dell’economia. Il numero complessivo delle compravendite immobiliari relative al periodo preso in esame, infatti, è di ben 175.644 unità mentre il numero dei mutui (compresi quelli per ristrutturazione, liquidità e altre esigenze) si è fermato a 140.665 stipule.
Insomma da questi dati si può ipotizzare che gli italiani in grado di vantare una disponibilità economica elevata ne stiano approfittando per investire nel mattone, da sempre considerato uno degli strumenti migliori per rivalutare i propri risparmi. Gli attuali prezzi di mercato, infatti, permettono acquisti in contanti di immobili al di sotto del valore commerciale a cui venivano scambiati circa 2 anni fa offrendo occasioni molto ghiotte a chi può permettersi di investire senza ricorrere al credito.
Ma analizzando più a fondo i dati diffusi dall’istat si può evincere anche un altro aspetto significativo, ossia che il calo dei mutui può essere imputato (come abbiamo più volto sostenuto) alla stretta sul credito operata dalle banche che hanno messo paletti più rigidi per erogare i finanziamenti.
Secondo i dati Istat, infatti, nel 3° trimestre 2012 il calo maggiore è stato riscontrato per i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare che sono scesi del 34,6% rispetto allo stesso periodo del 2010, scendendo a 45.566 stipule, contro un calo del 6,7% di quelli ipotecari.
Questo testimonia che se fino al 2010 era facile ottenere un mutuo senza dover mettere l’ipoteca su un immobile (è il caso, spesso, dei mutui per liquidità o per ristrutturazione) dal 2011 le banche, schiacciate dalle difficoltà della crisi che ha investito l’Europa, hanno cercato di evitare le sofferenze rendendo più severe le richieste di garanzie a tutela dei finanziamenti erogati.
Il risultato è stata la paralisi del mercato immobiliare a tutto beneficio di chi non ha la necessità di richiedere un mutuo per acquistare un immobile che può approfittare dell’attuale contesto economico per fare quelli che si potrebbero rivelare dei veri e propri affari.
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