Come abbiamo avuto modo di sottolineare in più occasioni ottenere un prestito oggi è diventato molto più difficile e costoso di quanto non fosse 12 mesi fa. Le banche, ancora per effetto della crisi, stentano a riaprire del tutto i rubinetti e, sopratutto, ad abbassare lo spread applicato ai principali finanziamenti. Per questo, secondo una recente indagine, emerge che gli italiani si affidano sempre più spesso alla famiglia in caso di necessità. Aumentano, quindi, i prestiti tra parenti e familiari con cui si riesce a sopperire all’impossibilità di accedere al credito di milioni di italiani. Prestiti che sempre più spesso vengono chiesti non per acquistare un bene o un servizio (pensiamo all’acquisto di un’auto o alla ristrutturazione della casa) ma per affrontare le normali spese quotidiane diventate oramai insostenibili.
Questo, secondo il direttore generale di Crif, Enrico Lodi, sta innescando un circolo vizioso in cui “mentre le banche cercano di contenere le sofferenze, le famiglie rinviano le spese non indispensabili e sono frenate negli acquisti”. Questa situazione estremamente delicata dovrebbe andare avanti ancora per gran parte del 2012 e si potrà risolvere in maniera definitiva solo se l’Europa riuscirà ad allentare la tensione sul debito sovrano dei singoli stati e, di conseguenza, la pressione sulle banche che in questo caso torneranno ad erogare il credito con una certa fluidità.
In un contesto così difficile, tuttavia, c’è anche qualche notizia positiva che, almeno per una volta, ci vede primeggiare in Europa (e non solo). Rispetto alle famiglie europee, infatti, quelle italiane sono decisamente meno indebitate: l’ammontare dei debiti rispetto al reddito disponibile nel nostro Paese si attesta intorno all’82%, un valore estremamente positivo se consideriamo che alcune superpotenze come Francia e Germania raggiungono livelli del 100%.
Questo perchè gli italiani, da sempre, sono uno dei popoli più propensi al risparmio e meno esposti nei confronti del credito rispetto ad altri paesi. Tuttavia questi 3 anni di durissima crisi economica hanno costretto le famiglie a bruciare una buona fetta dei propri risparmi.
Secondo il direttore di Assofin, Giuseppe Piano Mortari, verso la fine del 2012 ci potrebbe essere un forte ritorno delle famiglie italiane all’utilizzo del credito sotto forma di prestiti personali. Questo perchè i risparmi tendono a diminuire in maniera significativa e non sarà più possibile affidarsi ai familiari per ottenere le somme di cui si necessita.
Insomma secondo le previsioni presto diventerà sempre più difficile per gli italiani ottenere prestiti dai familiari proprio a causa di questo continuo ricorso all’utilizzo dei risparmi che la crisi economica degli ultimi 3 anni ha letteralemente messo alla prova.
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Importanti passi verso la tutela dei risparmiatori privati sono stati fatti ultimamente. Per citarne uno, il decreto che protegge i debitori dal sovraindebitamento prevedendo la possibilità di rinegoziare con i creditori il piano di rientro dal debito, è un esempio in questo senso.
Rispetto a quanto detto nell’articolo, inoltre, sarebbe interessante approfondire il tema della percentuale di indebitamento delle famiglie rispetto al loro reddito : è vero che in Italia si risparmia di più, ma chi dice che questo non sia uno dei motivi per cui la nostra economia è piuttosto lenta?
@Prestiti: a mio avviso è stata la salvezza che ha evitato il default la nostro paese. Se le famiglie italiane erano indebitate quanto quelle americane il fallimento sarebbestato inevitabile.