Ancora brutte notizie sul fronte del rating del nostro paese: ieri Moody’s ha deciso di abbassare ulteriormente il giudizio sul nostro paese portandolo ad A3 (prima era A2) con prospettive negative. Non sono bastati, quindi, i giudizi positivi sull’operato del governo Monti di Obama e dei principali vertici europei per scongiurare l’ennesimo declassamento che, a dir la vertià, coinvolge altri 5 paesi tra cui Malta, Slovenia, Portogallo, Slovacchia e Spagna. Per quanto riguarda gran Bretagna, Francia e Austria, invece, è stato modificato solo l’outlook portandolo a negativo. Insomma si conferma ancora il giudizio negativo delle società di rating (americane) per i principali paesi europei con un’attenzione e un tempismo che potremmo definire quasi maniacale.
Tuttavia, come ci è stato dimostrato nelle ultime settimane, i mercati sembrano reagire in maniera sempre meno reattiva ai giudizi delle società di rating segno che queste hanno un sempre minore peso per gli investitori internazionali. Proprio per questo assume ancora più importanza il lavoro che Monti sta svolgendo al di fuori dei nostri confini nazionali proprio per far tornare la fiducia nel nostro paese.Tornando al giudizio di Moody’s, la società di rating lo ha giustificato sostenendo che il difficile contesto economico dell’unione europea mette a rischio il successo delle misure introdotte dal governo. Secondo i vertici della società la decisione di abbassare il rating dell’Italia è stata presa anche in virtù “dell’incertezza sulle condizioni finanziarie degli Stati nei prossimi trimestri e il conseguente impatto sulla loro solvibilità“.
Inoltre “le misure introdotte dal governo per promuovere la crescita economica richiederanno tempo per dare risultati, comunque difficili da prevedere allo stato attuale delle cose“.
Ora non resta che aspettare l’apertura dei mercati per vedere se ci saranno ripercussioni, seppur lievi, sulle principali piazze europee anche se è probabile che ciò non avvenga. Da sottolineare, infatti, che nella giornata di ieri Wall Street ha chiuso ancora con il segno più con il Down Jons che ha guadagnato lo 0,57% a quota 12874,04 punti e il Nasdaq che ha chiuso con il +0,93% a 2931,39 punti in una giornata storica, dove il titolo Apple ha superato, per la prima volta nella storia la quotazione di 500 dollari ad azione..
Infine da segnalare che al momento i futures sono leggermente negativi mentre lo spread ripartirà dai 367 punti base raggiunti ieri dopo essere sceso fin sotto ai 350 punti.