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Crif: Prestiti ancora in calo

Scendono i consumi e, di conseguenza, anche le richieste di prestiti da parte delle famiglie. Secondo Crif, la famosa società che gestisce l’intero sistema di informazioni creditizie, nei primi 9 mesi del 2011 ci sarebbe stata una riduzione delle richieste di prestiti da parte delle famiglie pari al 3,7%. Se, poi, si va ad analizzare la somma complessiva degli importi richiesti il dato registrato è ancora più alto: -6,5%. Secondo gli analisti di Crif ciò si deve alla profonda incertezza che attanaglia le famiglie italiane che non se la sentono più di accollarsi ulteriori finanziamenti oltre a quelli già in essere per la casa. Insomma in un contesto come quello attuale, se si può, si fa a meno di richiedere un prestito che poi andrebbe a gravare sul budget mensile già fortemente provato per via della perdita di potere di acquisto registrata negli ultimi 12 mesi.

Come era semplice prevedere il calo maggiore è stato registrato dai prestiti finalizzati, ossia quei prestiti con cui si affronta una spesa ben precisa come l’acquisto di un’auto o di un elettrodomestico. In media i prestiti finalizzati hanno fatto registrare una riduzione del 4,4% (9,3% se analizziamo la somma degli importi richiesti).


Un dato ampiamente dentro le attese ma che testimonia, ancora una volta, come il 2011 sia stato un anno da dimenticare per l’economia italiana e, sopratutto, per milioni di famiglie che hanno visto ridurre drasticamente la propria fiducia nel futuro.

E se la fiducia manca si chiedono meno prestiti e si spendono meno soldi rallentando un’economia, quella italiana, che già di suo non è un mostro di velocità. Se guardiamo alle ultime stime ufficiali, infatti, il nostro paese dovrebbe far registrare un prodotto interno lordo pari al -2,2% nel corso del 2012. Significa decrescita o, più precisamente, recessione in parte causata anche dalle misure di austerity introdotte dal governo per salvare i conti pubblici.

Ma se da un lato si aumentano le tasse per salvare i bilanci italiani ed evitare il default bisogna fare molta attenzione a non compromettere del tutto la crescita perchè altrimenti il problema di un ipotetico default sarebbe solo rimandato.

I prestiti, in questo ambito, son un importante indicatore sulla salute della nostra economia. Una salute che, a quanto pare, continua ad essere piuttosto malandata. Ora potrebbe risultare molto interessante effettuare qualche (azzardata) previsione su quale sarà l’andamento dei finanziamenti nel corso del 2012.

Stando al quadro macroeconomico ci sentiamo di ipotizzare che la tendenza al ribasso delle richieste di prestiti continui anche per quest’anno, salvo rallentare, eventualmente, verso novembre o dicembre qualora le manovre di rilancio dell’economia che il governo sta approvando in questi mesi comincino a far sentire i propri effetti.

Inoltre bisognerà valutare anche quale sarà l’andamento della crisi europea, perchè in caso di un netto miglioramento le banche potrebbero ridare slancio al settore diminuendo lo spread applicato ai finanziamenti che, di conseguenza, diverrebbero meno cari per le famiglie.

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