Sei qui: Home » Gazprom taglia, l’Europa alla canna del gas

Gazprom taglia, l’Europa alla canna del gas

Gazprom, il big russo del gas naturale, ha affermato di non essere più in grado di tornare sugli ordinari livelli di fornitura di gas verso il Vecchio Continente. A causa dell’ondata di freddo europea, che ha innalzato i consumi della preziosa risorsa, la compagnia russa ha così tagliato le distribuzioni di gas a Italia Germania, Polonia, Slovacchia, Austria, Ungheria, Bulgaria, Romania e Grecia. Secondo quanto dichiarato da Snam Rete Gas, le importazioni di gas viaggiano oggi su un livello che è inferiore di quasi il 30% rispetto alle soglie standard. E per il futuro, non si preannunciano repentini cambi di rotta.

A spegnere i facili entusiasmi su un pronto ritorno alla normalità è infatti l’amministratore delegato della compagnia, Alexander Krulgov, secondo cui la priorità di Gazprom è, fondamentalmente, il mercato domestico. Pertanto, tra il beneficiare la continuità degli standardizzati livelli di export, e andare a soddisfare la forte richiesta interna, la società russa non sembra avere dubbi.

Dal canto suo, dal quartier generale di Gazprom, a Mosca, fanno solo sapere di aver già avvisato i Paesi importatori. Nazioni che, sulla base di quanto confermato dalla Commissione Europea, “hanno annunciato di non essere in situazione di emergenza”.

Sempre dall’istituzione europea giungono ulteriori dettagli: “La Russia ha la necessità di consumatore una maggiore quantità di gas per l’ondata di freddo” – dichiara Marlene Holzner, portavoce del commissario all’Energia – “i contratti tra Gazprom e le compagnie europee prevedono un certo grado di flessibilità in questi casi”.

Per l’Italia, la situazione dovrebbe essere addirittura più grave. Essendo la Penisola il terminale finale di una serie di condotti provenienti dalla Russia, riesce a recepire ciò che avanza dai consumi degli altri Paesi intermedi: ed ecco pertanto spiegata la differenza della distribuzione di gas in Italia (- 30%) e quella delle nazioni più vicine alla Russia (- 10%).

Puoi leggere anche:

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi