Il mercato immobiliare italiano, in forte controtendenza ripetto al resto del mondo, tiene e perde solo l’8% nei primi sei mesi del 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007. Questi i dati pubblicati da ilSole24ore (i dati sono della multinazionale immobiliare DTZ) sui mercati degli uffici di Milano e Roma, i mercati di riferimento in Italia che, da soli, rappresentano una quota rilevante rispetto all’intero mercato del nostro paese.
Vediamo nel dettaglio i numeri aggiornati sulle compravendite immobiliari.
Milano
Nel primo semestre 2008 a Milano sono stati assorbiti dal mercato 150.000 metri quadrat i a uso ufficio, il 12% in meno rispetto allo stesso periodo del 2007. Stabili i canoni, mentre i rendimenti sono in leggero aumento passati dal 5,50% al 6,00% nelle zone semicentrali e dal 6,50% al 6,75% delle zone più decentrate. Il tasso di sfitto è stabile al 7% condizione favorevole per i 120.000 mq di nuovi uffici che arriveranno sul mercato entro la fine dell’anno.
Roma
A Roma l’assorbimento nel mercato degli uffici è stato pari a 15.000 mq, in calo del 25% rispetto al primo semestre 2007. In leggero calo i canoni, mentre i rendimenti sono in leggero rialzo, tra il 5,50% e il 6,80% in base alle zone. Stabile anche il tasso di uffici sfitti, appena sotto il 7%.
Qui invece trovi un utile strumento per capire quanto rende un immobile.
In conclusione possiamo dire che a dispetto di altri paesi il mercato immobiliare in Italia ha “retto il colpo” perdendo piccole quote di valore solo nelle medie e piccole città mentre nei grandi comuni non si sono registrate variazioni significative. Il nostro paese, infatti, ha una solida tradizione immobiliare visto che oltre il 70% delle famiglie ha un immobile di proprietà.
L’Italia è uno dei paesi al mondo con il più alto numero di proprietari di immobili e proprio questa forte tradizione sta contribuendo a tenere più o meno stabili i prezzi delle case.