Nonostante le difficoltà incontrate dall’Eurozona, e ben più di qualche critica piovuta intorno al suo establishment, la Germania torna a confermarsi la principale locomotiva del malandato treno del vecchio Continente. I dati ufficiali provenienti da Berlino riportano infatti una crescita della fiducia dei consumatori e delle vendite al dettaglio, con elementi statistici che hanno sconfitto le principali attese da parte degli analisti di mercato.
La Germania rischia pertanto di staccarsi positivamente dal trend che sta coinvolgendo l’Europa occidentale, visto e considerato che almeno al suo interno, la crisi, sembra avere dei contorni meno drammatici.
Stando alla GfK (la società che si occupa delle ricerche sul consumo in Germania), l’indice di fiducia dei consumatori avrebbe raggiunto quota 5,6 punti, confermando i dati di ottobre, e superando di 0,6 punti le attese dei principali osservatori locali. Per quanto invece concerne l’altra parte dell’economia tedesca, le imprese, l’indice del clima degli affari pubblicato dall’Ifo avrebbe toccato quota 107,2 punti nel corso dell’ultimo mese dell’anno, contro i precedenti 106,6 punti.
In crescita, inoltre, il volume di esportazioni dei beni di produzione industriale e dei prodotti di consumo: le auto, i prodotti di elettronica al dettaglio e quelli per la grande industria, proseguono nel loro intento di trascinare al rialzo l’indotto internazionale dell’economia tedesca.
Un trend che sta portando i suoi attesi benefici al mercato occupazionale, visto e considerato che il numero dei non occupati, nel Paese europeo, ha toccato minimi livelli dal periodo post-unificazione, con previsioni particolarmente appetibili per quanto riguarda un 2012 che invece vedrà i principali partner arrancare nella nebbia delle difficoltà congiunturali.
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