Continuano ad aumentare le famiglie italiane in difficoltà a causa della perdita di potere di acquisto. Riuscire a far quadrare i conti alla fine di ogni mese diventa sempre più difficile tanto che il 40% delle famiglie italiane dichiara di dover rinunciare a risparmiare o, addirittura, a dover richiedere un prestito per far fronte alle spese crescenti. Questo è quanto traspare da un’indagine dell’Acri riportata dal sito finanziario supermoney, che traccia anche un profilo di quello che potrebbe essere il 2012.
Purtroppo anche per il prossimo anno le aspettative delle famiglie sono pessime tanto che il 42% sostiene di essere convinta di non riuscire a risparmiare nemmeno nel corso del 2012. Le cause principali di questa enorme difficoltà derivano principalmente dalla disoccupazione giovanile troppo alta, che costringe le famiglie a farsi carico delle spese dei figli fino in tarda età, e dalla perdita di potere di acquisto.
Basti pensare ai continui aumenti della benzina, delle assicurazioni rc auto o, ancora di tantissimi altri beni di consumo che non sono più equiparati al reddito. Rialzi dei prezzi incentivati anche dall’ultimo aumento dell’Iva al quale potrebbe seguirne un altro ben più pesante il prossimo anno qualora ce ne fosse bisogno per risanare i conti pubblici.
Come dicevamo gli italiani stanno tagliando la quota di reddito da destinare ai risparmi ma in alcuni casi ciò non basta tanto che in molti sono costretti a richiedere un finanziamento per riuscire ad affrontare le spese quotidiane.
E il problema si accentua in vista del Natale 2011, tant’è che molti istituti di credito hanno registrato un forte aumento delle domande di finanziamento, che sono state ribattezzate le domande dei prestiti di natale. Gli importi erogati, infatti, serviranno nella maggior parte dei casi, ad affrontare le spese relative alle festività natalizie in quanto le tredicesime verranno utilizzate per pagare mutui, bollette e altre spese correnti.
Anche per quanto riguarda le previsioni per il prossimo anno la situazione immaginata dalle famiglie non cambia più di molto: solo il 13% dei soggetti intervistati dall’Acri sostiene di sperare di riuscire a risparmiare mentre gli altri si dicono convinti che il loro reddito sarà sufficiente solo a pagare le spese.
Il quadro che si può dipingere è quello di una società in forte difficoltà, una situazione che, nostro malgrado, potrebbe andare avanti ancora per un paio di anni nella speranza che si possa ridare slancio all’economia quanto prima.
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