L’Abi, Associazione Bancaria Italiana, ha appena fornito i dati statistici relativi all’andamento dei prestiti concessi dagli istituti di credito del Paese alle famiglie e alle imprese durante il mese di ottobre. Dati che denotano uno sviluppo sensibile rispetto a quelli rilevati nel mese di settembre, consentendo così un primo e superficiale commento positivo all’evoluzione della variabile.
Stando a quanto affermato dall’Abi, infatti, nel corso del mese di ottobre i finanziamenti a famiglie e società non finanziarie sarebbero stati pari a 1,518 miliardi di euro, in sviluppo di 5,3 punti percentuali rispetto al mese di settembre quando, a loro volta, i prestiti furono superiori di 5,4 punti percentuali rispetto a un mese di agosto tradizionalmente debole per il comparto.
Rispetto al mese di ottobre 2010, il flusso dei nuovi finanziamenti è cresciuto di circa 80 miliardi di euro, con una buona contribuzione dei finanziamenti a breve termine (+ 10,2% su base annua) rispetto a quella offerta dai mutui a medio lungo termine (+ 3,7%).
In crescita anche il tasso di interesse medio applicato ai prestiti alle imprese e alle famiglie. Nel corso del decimo mese dell’anno il dato statistico segnala un costo del denaro pari al 4,18% contro il 4,09% del mese precedente, con un tasso sui prestiti alle famiglie pari al 3,57% (contro il precedente 3,42%) e un tasso sui prestiti alle imprese pari al 3,59% (contro il precedente 3,44%).
Piuttosto che ad un aumento dei tassi di interesse di riferimento, ad ogni modo, l’aumento del costo medio del denaro per famiglie e imprese sembra essere più che altro legato a una crescente quota di erogazioni a tasso di interesse fisso, che hanno così trascinato verso l’alto il tasso medio ponderato all’interno delle rilevazioni compiute dall’Associazione Bancaria Italiana.
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