Dopo aver annunciato i conti relativi ai primi 9 mesi del 2011 il titolo Finmeccanica ha cominciato a sprofondare in borsa tanto da vivere una delle peggiori giornate di sempre. Attualmente il titolo perde circa il 16% (seguito da Unicredit che perde oltre il 5%) dando vita ad una delle giornate più nere che si possano immaginare.
D’altronde i dati parlano chiari: una perdita netta di circa 767 milioni di euro, nessun dividendo per il 2011 e una previsione al ribasso dei ricavi per il prossimo biennio. A questo vanno aggiunte le dismissioni per circa 1 miliardo di euro entro il prossimo anno per capire la gravità della situazione di quella che si potrebbe definire, a tutti gli effetti, l’unica grande multinazionale italiana.
Ma quello che preoccupa di più le borse è la previsione per questi ultimi mesi del 2011 e, sopratutto, per l’andamento dei conti per il 2012 che sono stati rivisti ampiamente al ribasso. Per quanto riguarda l’anno in corso si ipotizza un ulteriore perdita rispetto al dato diffuso ieri (che riguardava i conti fino a settembre 2011).
Per quanto riguarda, invece, il 2012 la società ha annunciato che saranno necessarie dismissioni per circa 1 miliardo di euro e un significativo taglio degli investimenti per circa 0,2 miliardi di euro. Detto questo c’è da capire se Finmeccanica stia solo pagando lo scotto di una congiuntura economica particolare, oppure il colosso italiano sia davvero in crisi e veda un futuro a rischio.
Dal canto suo l´amministratore delegato, Giuseppe Orsi, si è detto molto fiducioso sul futuro del Gruppo che si sta impegnando attivamente per sfruttare al meglio i propri punti di forza e tornare, quanto prima, a riconquistare la fiducia dei mercati e dei risparmiatori.
Risparmiatori che tendono sempre più di allontanarsi dai mercati parcheggiando i propri risparmi in strumenti più sicuri (vedi ad esempio il caso dei conti di deposito con tassi oltre il 4%) spaventati dall’incredibile volatilità dei mercati che provocano perdite così importanti di un titolo in un solo giorno.
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