E’ un 2011 certamente non positivo quello che contaddistingue l’attuale fase evolutiva di Generali. Quello che è a tutti gli effetti uno dei big delle assicurazioni italiane, infatti, conclude il mese di settembre con un utile netto complessivo che pare in flessione di ben 37 punti percentuali rispetto a quello ottenuto nello stesso periodo dello scorso anno.
L’utile netto dei primi nove mesi dell’esercizio che si accinge a conclusione è infatti stato pari a 825 milioni di euro: un dato che ha deluso gran parte delle attese degli analisti, e che dimostra come la compagnia abbia subito l’effetto negativo delle svalutazioni nette (per 824 milioni di euro) relative ai titoli di Stato greci (329 milioni di euro) e ai titoli azionari (quasi 500 milioni di euro).
Meglio allora risalire il conto economico, fino almeno al risultato operativo, che si dimostra pressochè stabile nei confronti dello scorso esercizio, per circa 3,1 miliardi di euro. Bene l’andamento del ramo danni, con una crescita di 36 punti percentuali a 1,2 miliardi di euro, con la best performance dell’ultimo triennio.
Business in calo del 14% per il ramo vita, che chiude i primi nove mesi dell’anno con una raccolta netta (detratte le spese) pari a 1,978 miliardi di euro, a causa principale dell’incremento degli oneri periodali sostenuti dalla società.
Per quanto invece concerne la raccolta lorda dei premi, quelli danni crescono di oltre 2 punti percentuali a 16,9 miliardi di euro, mentre la raccolta dei premi vita appare in calo di 7,7 punti percentuali.
Il gruppo Generali ha infine affermato che continuerà la propria politica degli investimenti su base internazionale.